GRUGLIASCO, LA PROTESTA FUORI DALLA COMAU

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dall’UFFICIO STAMPA O.S. FISASCAT CISL

GRUGLIASCO – La O.S. Fisascat Cisl è a intraprendere per il giorno venerdì 26 marzo un’assemblea con presidio mobilitativo fuori dallo stabilimento Comau di Grugliasco a causa di alcuni problemi che persistono ancora irrisolti dalla società che gestisce in appalto il servizio mensa, nonostante le nostre ripetute comunicazioni in merito, aggravati o da un nuovo episodio del tutto inappropriato e poco congruo rispetto alle difficoltà che oggi si stanno affrontando a livello mondiale a causa della pandemia di Covid-19.

A fronte di un DPCM molto attento sugli aspetti dell’epidemia e della zona rossa in cui ci troviamo, assistiamo ad una nuova disposizione estremamente discutibile che il gruppo dirigente mette in atto: si vieta di sostare nei locali protetti all’interno dell’azienda ai quei lavoratori che, non automuniti, si recano a lavoro con i mezzi pubblici.  Questi arrivano con tempistiche molto larghe rispetto all’inizio del turno di lavoro (anche 40 minuti prima), ovviamente dettate dalla disponibilità dei mezzi pubblici, e vengono lasciati sostare fuori dall’ingresso carraio con ordini ben precisi della ditta, senza potersi recare all’interno degli spogliatoi, ove trattenersi in sicurezza, per aspettare l’orario di inizio turno, esponendoli così a tutta una serie di rischi accessori che non si correrebbero rimanendo nel proprio perimetro lavorativo, dove comunque i contatti sono limitati ai colleghi che si incontrerebbero successivamente durante il turno di servizio.

Nonostante le sollecitazioni sindacali a tutti i livelli, sia all’azienda appaltatrice che alla stazione appaltante, visto la non risoluzione dei problemi, con comunicazioni formalizzate ormai da tempo e rimaste ad oggi senza risposta, domani si terrà questo presidio mobilitativo, in forma ridotta sia come numero di partecipanti, che come tempistiche, in rispetto di tutte le misure di prevenzione e protezione stabilite dalle attuali norme anticontagio, precisando che il nostro percorso non si fermerà qui, ma  proseguirà con un confronto con la Consigliera di Pari Opportunità, oltre che riservarci l’opportunità di fare delle verifiche giuridiche.

 

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