di ANDREA MUSACCHIO
RIVOLI – Oggi pomeriggio, giovedì 21 maggio, è stato sottoscritto un accordo quadro, per la tutela dei lavoratori e dei pazienti, tra i sindacati Cisl Fisascat, Cisl Fp, Cgil Fp, Uil Fp e la Rsa Bosco della Stella di Rivoli. Tre i punti fondamentali: messa in sicurezza della struttura (per i pazienti e i lavoratori), integrazioni economiche ai lavoratori e la possibilità, su base volontaria, di effettuare una sorta di reperibilità in quarantena all’interno della struttura. Per il rappresentante Fisascat Cisl, Sabatino Basile, si tratta di un “momento epocale”. L’accordo è stato reso pubblico, ai lavoratori ed ai familiari degli ospiti, con un’assemblea intorno intorno alle 14.30.
“L’accordo delimita il contenimento della messa in sicurezza di tutta la struttura, e quindi dei pazienti e dei lavoratori – spiega Basile a nome delle quattro organizzazioni sindacali (Cisl Fisascat, Cisl Fp, Cgil Fp, Uil Fp) – I tamponi saranno fatti continuamente, in modo da sorvegliare l’andamento dei contagi. Saranno utilizzati in abbondanza i dispositivi di sicurezza presenti. Inoltre, ci saranno delle integrazioni economiche. Abbiamo ritenuto opportuno che si facessero dei sacrifici a livello economico, per incentivare il lavoro fatto da anni da questi lavoratori. Queste copriranno la reperibilità e le presenze in servizio. È previsto anche un modello per
affrontare l’attività lavorativa per un periodo corto/medio/lungo. Si tratterebbe di una sorta di quarantena che, i lavoratori su base volontaria, potranno fare all’interno della struttura senza mai uscire per una o due settimane. Questo eviterà eventuali contagi a familiari ed amici, e salvaguarderà la salute degli ospiti”.
Si tratta di un vero e proprio punto di svolta. Solamente un mese fa, fuori dalla Rsa, i delegati sindacali e i familiari dei pazienti denunciavano, con un presidio, le condizioni dei lavoratori che operano all’interno della struttura.