di ELISA BENSO
PIANEZZA / TORINO – Andava al supermercato con un raccoglitore pieno di codici a barre. E li attaccava sopra ai prodotti che voleva “acquistare”, dopo aver strappato quelli originali. Ovviamente per pagare meno la merce. Ad escogitare la truffa, una distinta signora italiana, incensurata, di 50 anni, che è stata scoperta e fermata da un uomo di Pianezza, che lavora come addetto alla sicurezza al centro commerciale Parco Dora di Torino. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Madonna di Campagna.
La donna è indagata a piede libero per truffa. È stata adocchiata dall’uomo della security, come ha raccontato lui stesso ai poliziotti, perché si aggirava tra gli scaffali con “fare sospetto, indossando una mascherina blu”. La signora si è soffermata molto nel reparto pasticceria. Ha preso delle confezioni di tiramisù, e le ha messo nel carrello dopo avere estratto dal suo raccoglitore dei codici a barre finti, che indicavano un importo inferiore del 50% rispetto al prezzo originale.
Quando ha pagato tutta la spesa, con questo stratagemma, il totale era veramente basso. E così l’addetto alla sicurezza, nonostante la signora fosse uscita dall’ipermercato senza che l’allarme suonasse, l’ha fermata per un controllo. Dopo aver verificato che i codici a barre fossero finti, ha chiamato la polizia. Gli agenti di Madonna di Campagna hanno fatto un sopralluogo a casa della signora, e hanno trovato cucina e bagno pieni di prodotti con le etichette fasulle. Ecco perché per la donna è scattata l’accusa di truffa.
che para ula! Che filona!