di ELISA BENSO
ALPIGNANO – Giovedì 30 aprile c’è stato il blitz dei Nas di Torino all’interno della Rsa Il Castello di Alpignano. I militari del nucleo antisofisticazione e sanità hanno varcato l’accesso della casa di cura a metà mattina chiedendo documenti e verificando le condizioni della casa di riposo che ospita numerosi anziani.
Nei giorni scorsi erano arrivate ai militari varie segnalazioni da parte di familiari preoccupati per la “presunta insufficienza di personale sanitario all’interno della Rsa”. Il Coronavirus avrebbe colpito infatti non solo pazienti ma anche molti sanitari, tra cui infermieri e Oss, che sarebbero a casa in mutua.
Altri si sarebbero messi in malattia per non rischiare contagi. I parenti degli anziani avevano organizzato anche un presidio davanti al Castello, per chiedere notizie relative ai propri cari. Nella casa di riposo infatti non si può più entrare dall’inizio dell’emergenza, come previsto dalla normativa.
‘Temo per mia nonna – aveva raccontato Martina una delle persone che avevano partecipato al presidio – perché il personale è talmente scarso che non le hanno dato la colazione’. La situazione di emergenza era rientrata nelle ore successive dopo che dalla struttura erano stati chiesti rinforzi. La Rsa aveva rassicurato familiari e organi di stampa ribadendo di essere in contatto con Asl e prefettura.
Ma le paure e perplessità dei parenti degli utenti erano rimaste. L’intervento dei Nas è mirato ad accettare se all’interno della struttura tutto sia in regola.
