di CHIARA BARISON
RIVOLI – C’è rancore nelle parole del consigliere leghista rivolese riportate su volantini sparsi per tutta la città: “Ha parlato di immigrati e ha attaccato tutti coloro che di fronte a un’immigrazione incontrollata vorrebbero delle regole“. La questione migranti fa discutere anche durante le feste natalizie e nel panorama politico rivolese scoppia la polemica anche il 28 dicembre. Il consigliere Casalicchio si sfoga in un volantino affiggendolo per le vie della città: “Chi chiude le Chiese: don Paolo Farinella ha sigillato le porte di San Torpete, a Genova, non siamo più nella cristianità. Noi razzisti lo diciamo da decenni. In questi giorni di festa ho sentito il Papa preferire i migranti ai fedeli cattolici, quindi questi sono i risultati“.
Secondo il consigliere della Lega, Bergoglio “ha parlato di immigrati e ha attaccato tutti coloro che di fronte a un’immigrazione incontrollata vorrebbero delle regole – e conclude – la lotta sarà durissima“. Tipologia di lotta che, nonostante quanto affermato dal colleghi di partito e da Casalicchio stesso nelle scuse intervenute successivamente, ha tutto il sapore di una battaglia i cui ingredienti principali sono odio e razzismo.
La vicesindaco Laura Adduce, sempre attiva nonostante le vacanze, non esita a difendere il suo militante: “Aldo Casalicchio non è assolutamente una persona razzista, come tutti noi leghisti“. Anche il Sindaco Tragaioli interviene in modo diplomatico sul punto: “Mi dissocio da quanto scritto. Le parole espresse dal consigliere Casalicchio non rappresentano la visione politica della maggioranza“.
L’indignazione di chi si identifica in un pensiero diametralmente opposto non si fa attendere e il Globalist Syndication è inflessibile: “Oltre alla volgarità anche l’ignoranza: visto che la mette sull’identità religiosa sa che molti migranti sono cristiani e, segnatamente, cattolici?“. La risposta è probabile che sia: assolutamente no.
Casalicchio si scusa: “Non sono razzista. Mi spiace che il mio messaggio sia stato frainteso. Forse mi sono espresso male e succede perché ho solo la terza media. Non pretendo di fare il professore d’Italiano. Nello scrivere quell’editoriale affisso nella bacheca volevo far passare il concetto di una politica di accoglienza controllata“.
Quando Casalicchio ha concluso il suo percorso di studi evidentemente non si parlava ancora di inclusione, cultura e religione diverse dalla nostra nelle scuole italiane. Si tratta certamente di concetti parecchio ostici per un fervente cattolico come si professa il consigliere leghista. Niente paura, il razzismo non esiste più: Casalicchio avrà sicuramente frainteso il discorso di Papa Francesco o, almeno, così si spera.