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di MARTINA CIANO
PIANEZZA – Dall’approvazione del bilancio dell’anno 2018, sono emerse alcune spese sostenute dal Comune. Tra queste, vi sono 40.610 euro investiti per sostituire dei pannelli nella scuola di infanzia Madre Teresa di Calcutta, costruita due anni fa per un costo complessivo di 3,3 milioni di euro.
A tal proposito durante l’ultimo consiglio comunale è intervenuta la consigliera 5 Stelle Ilaria Brancati: “L’intervento è stato presentato ai cittadini come un miglioramento generale dei plessi scolastici, ma in realtà non è così. I soldi non sono stati spesi per migliorare la scuola, ma per metterla a norma. Già in partenza è stata costruita una scuola in cui il livello di comfort acustico non era adeguato“.
A prova delle accuse della Brancati c’è una relazione del 19 novembre 2018 curata dalla Unitech, società di ingegneria ambientale: “La norma UNI 11532-1:2018 stabilisce per una scuola di infanzia un valore T60 compreso tra 0.5 e 1 secondi, però i risultati della perizia riportano un valore intorno ai tre secondi. Nello specifico il valore T60 è un indice che serve per misurare l’intensità del rimbombo in un ambiente, ovvero quanto tempo ci impiega un segnale sonoro a spegnersi, da questo l’indice di misurazione in secondi“.
Il sindaco Antonio Castello replica alla Brancati: “Nella relazione non ci sono degli indici ben definiti per la valutazione, i valori troppo alti potrebbero riguardare solo alcune zone della scuola. Noi con il collaudatore della struttura abbiamo fatto un’analisi e i valori acustici non erano fuori norma. Siamo intervenuti per migliorare un ambiente già sano”.
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