La provincia di torino non è tra le zone più care per quanto riguarda la tariffa oraria di una babysitter. Più cari i prezzi di città come Cuneo e Asti. E spostandosi verso la Liguria, meta preferita di tanti piemontesi, Santo Stefano al Mare tra le località di villeggiatura più care d’Italia.
È questo il momento in cui si parla dei costi che una famiglia deve sostenere durante le vacanze estive e di quali siano le località più care in Italia per la villeggiatura. Tra le voci di spesa (vitto, alloggio, servizi e trasporti) normalmente non si menziona una voce che potrebbe risultare rilevante per molti genitori: il costo orario di una babysitter. Eppure, come dichiarato di recente da Assindatcolf, è 11 mila euro il costo medio annuale per il servizio babysitter, per famiglia. Una voce importante nell’economia famigliare, anche in estate.
Secondo le indagini svolte da Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di babysitter online, sono sempre più le famiglie che necessitano di una babysitter anche durante il periodo estivo. Sia perché ci sono famiglie che in agosto non vanno in ferie (e i centri estivi chiudono); sia perché i genitori bramano una ‘vacanza che sia davvero vacanza’, affidando i pargoli alle attenzioni di una babysitter almeno in certe fasce orarie; sia perché spesso, mentre mamma e papà sono ancora al lavoro, i nonni fanno le veci dei genitori nelle località vacanziere. Ma non tutti i nonni sono disposti a seguire i nipoti 24 ore su 24, ed ecco quindi che l‘affiancamento di una babysitter diventa prezioso.
Consideriamo che, per l’anno 2019, la tariffa media delle babysitter italiane è risultata di 8,06 euro (contro il 7,70 euro rilevato nel 2017).
Quali sono dunque le tariffe babysitter nelle località di villeggiatura più frequentate dai piemontesi?
Come lo scorso anno Santo Stefano al mare in Liguria, si pone in testa alla classifica (12 euro l’ora), insieme a Borgio Verezzi e Santa Margherita Ligure. Novi Ligure e Pietra Ligure leggermente meno care, 9 euro all’ora. Decisamente più convenienti Vado, 7 euro, e Bordighera, sempre 7 euro.
La cifra del costo orario delle babysitter si avvicina invece alla media nazionale in cittadine turistiche quali Numana nelle Marche (8,33 euro) e Terracina, Lazio (8,15 euro). Fatta eccezione, come prima detto, di Bibione, sulla costa nord-adriatica i costi non variano di molto tra loro: Riccione (8,24 euro), Igea Marina (8,37 euro), Lignano Sabbiadoro (8,80 euro).
Andando alle ricerca lungo la Penisola delle zone meno care individuiamo due località: Lido Riccio, in provincia di Chieti, dove le babysitter chiedono 5 euro all’ora e Venetico Marina, in provincia di Messina. 4 euro all’ora.
E per chi resta in città?
Non tutte le famiglie vanno in vacanza: anzi, secondo le previsioni, gli italiani tenderanno a muoversi meno e per una minor durata. Sitly ha evidenziato i costi delle babysitter anche nelle maggiori città italiane.
Bari 6.53 euro
Bologna 7.00
Firenze 8.34
Genova 9.33
Milano 8.33
Napoli 7.26
Roma 8.41
Torino 7.00
Venezia 8.50
Cagliari 7.64
Per i genitori di Torino e Novara le cifre sono convenienti, 7 euro all’ora. Cuneo 8 euro, Asti 8,20 mentre è Vercelli il capoluogo più caro del Piemonte con 9 euro l’ora.
Il capoluogo più costoso è però Genova, con 9,33 euro l’ora (nel 2016 era 8,38 euro). Bari il capoluogo meno caro (6,53 euro).
Confronti tra Paesi europei
Sempre a seguito della rilevazione fatta su 9 Paesi del mondo, Sitly ha divulgato la media nazionale del costo delle babysitter anche nelle altre nazioni del gruppo. L’Italia si colloca in posizione intermedia con 8,06 euro come tariffa oraria. In testa alla classifica c’è sicuramente la Danimarca, 15,91 euro, seguita dalla Norvegia, 10,21 euro. La Spagna si allinea al Bel Paese con 8,20 euro, mentre in Olanda il costo medio è di 7,40 euro e in Belgio 7,99 euro. Le babysitter svizzere, a sorpresa, sono più economiche (7,18 euro). La nazione più conveniente: la Finlandia 6,03 euro.
(Informazione pubblicitaria a cura della New Press)