GRUGLIASCO, NUOVA AREA COMMERCIALE IN CORSO ALLAMANO: “PORTERÀ 50 POSTI DI LAVORO”

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La nuova area commerciale sorgerà in Corso Allamano. A fianco il sindaco Montà

di FABIO TANZILLI

GRUGLIASCO – Nei prati tra corso Allamano e strada del Gerbido nascerà una nuova zona commerciale da 5600 mq. Si tratta del progetto di insediamento commerciale “Certezza 2”. L’iter burocratico dovrebbe concludersi entro l’estate e se tutto procede senza intoppi i lavori potranno già iniziare dall’autunno 2019, per la durata massima di un paio d’anni. Secondo il Comune “Il nuovo villaggio commerciale su Corso Allamano garantirà 50/60 posti di lavoro”. L’area coinvolta si trova nel tratto compreso tra l’incrocio “Certezza” e viale Bertone.

Il 29 aprile il consiglio comunale ha approvato quasi all’unanimità (con 1 solo voto contrario del consigliere Proietti, 18 voti a favore e 2 astenuti) la variazione di destinazione d’uso dei terreni di proprietà di una società privata – la Piccolo Hotel Allamano srl – per costruire nuovi negozi sui 5600 mq di prati inutilizzati. Ora toccherà agli uffici della Regione approvare il progetto, quindi l’argomento tornerà in consiglio comunale nel mese di luglio per il via libero definitivo. Da quel momento il privato potrà dare il via ai lavori per costruire l’ennesima zona commerciale di Grugliasco.

Le vicende sull’area “Certezza 2″ è lunga: la storia inizia dal 2008, circa 20 anni fa, dopo che il proprietario del Piccolo Hotel Allamano compra i terreni vicini alla struttura. Nel 2012 il proprietario fa già un’istanza per poter rendere commerciale metà dei 5600 mq di terreni acquistati, visto che le prospettive di sviluppo in chiave turistica sembrano dissolte. Nel frattempo non viene costruito più nulla, ma è nel 2015 che inizia la svolta per trasformare tutti i prati in area commerciale, abbandonando le finalità turistiche e ricreative.

In occasione della revisione al piano regolatore, la società chiede al Comune il riconoscimento totale dell’addensamento commerciale extraurbano in quei terreni, con la conseguente possibilità di una complessiva trasformazione commerciale dell’area e il superamento della limitazione ai negozi di vicinato.

La prima risposta del Comune è negativa. Nel 2016 l’amministrazione del sindaco Montà non accoglie la richiesta, ritenendo tra le varie cose “che la proposta avrebbe potuto comportare effetti negativi sull’assetto commerciale del centro abitato di Grugliasco”, specificando che il Comune avrebbe valutato la modifica della destinazione d’uso (attuata poi nel 2019) solo in presenza di una proposta concreta di intervento da parte di soggetti investitori.

Ma dicembre dello stesso anno 2016, la società Piccolo Hotel manda al Comune una nuova proposta più dettagliata, indicando gli operatori commerciali interessati alla costruzione dei nuovi negozi e le previsioni di assunzione di personale. Specificando inoltre che dal 2012 la legge regionale in materia è stata modificata e avrebbe consentito delle deroghe con la possibilità di costruire nuove aree commerciali extraurbane in Corso Allamano.

Poche settimane dopo, il 23 gennaio 2017, la giunta comunale di Montà approva una prima delibera senza bocciare il progetto (come avvenuto invece nel 2016), ma dando un primo spiraglio all’investitore privato e annunciando la volontà di approfondire la proposta del nuovo addensamento commerciale.

Nel marzo 2017 il Comune affida l’incarico di analisi all’architetto Francesco Prizzon e dopo aver letto la relazione dell’esperto, nell’aprile dello stesso anno approva sia in giunta che in consiglio comunale il primo vero parere positivo sul futuro insediamento commerciale di “Certezza 2” (in quell’occasione votano a favore 15 consiglieri, 5 contrari e 2 astenuti) inserendo alcuni vincoli.

Nel 2018 la giunta approva un’ulteriore delibera autorizzando il proseguo delle operazioni e pochi giorni fa, a fine aprile 2019, in consiglio comunale si è arrivati alla decisiva approvazione della variante, che trasforma tutti i terreni rendendoli totalmente commerciali e consente l’edificazione dei nuovi negozi.

La testi del Comune – basata sullo studio affidato all’architetto Prizzon – è che il futuro villaggio commerciale su Corso Allamano avrà un “impatto limitato sui negozi del centro abitato di Grugliasco”, visto che nascerà in una direttrice di traffico tra Rivoli e Torino. Ma per il Comune “in ogni caso sono più rilevanti le ricadute positive derivanti dall’investimento economico, dalla ricaduta occupazionale e dall’incremento dell’offerta commerciale”.

Argomenti ribaditi dal sindaco e dall’assessore in consiglio comunale a fine aprile, a partire dai posti di lavoro, oltre che dalle entrate dell’Imu: “Risolviamo una vicenda iniziata 20 anni fa. Il mini villaggio commerciale sorgerà in Corso Allamano, su una direttrice della zona Ovest di Torino con un flusso di migliaia di auto e un impatto modesto per il commercio locale. Servirà invece a migliaia di persone che lavorano nelle nostre aree industriali e genererà un po’ di concorrenza, che male non fa” afferma Montà.

Il sindaco ha proseguito: “Ho l’ufficio pieno di progetti di supermercati da collocare ovunque, ma negli altri casi abbiamo sempre risposto negativamente, non facendo neanche arrivare le proposte in consiglio comunale. Qui è diverso, perché per la “Certosa 2” approviamo un cambio di destinazione per una porzione di terreno che aveva già da anni una vocazione commerciale. Ha senso impedire un investimento a un privato, a cui era già stato concesso di fare in quell’area investimenti turistico-commerciali? Per noi non ha senso impedire un investimento. Non ci saranno solo benefici per il Comune, ma anche per le attività che lavoreranno alla realizzazione dell’insediamento. Inoltre ci saranno miglioramenti alla viabilità e dell’incrocio di “Certezza”, completando anche i percorsi ciclo-pedonali che oggi sono imbarazzanti, con pezzi di vie non finite”.

Durante il dibattito il consiglio, il sindaco Montà e l’assessore Gaito hanno ribadito l’importanza dei posti di lavoro che nasceranno in quella zona, così come futuri miglioramenti della viabilità della zona di Corso Allamano. Interventi che dovranno essere realizzati a carico del privato e previsti da un apposito “Puc” (Progetto Unitario di Coordinamento), “dialogando anche con le Gru”.

“Abbiamo anche chiesto una fascia di verde che coprirà la zona dietro, lungo la strada del Gerbido, i parcheggi drenanti e la piantumazione di molti alberi” ha detto l’assessore. “Sui cambi destinazione d’uso, purtroppo il mercato immobiliare oggi è così. Gli interventi di carattere commerciale sono più semplici da attuare anche per il ritorno economico”.

Delle riflessioni critiche sono giunte dal consigliere di minoranza Proietti (Grugliasco Democratica), che ha espresso delle perplessità sia sull’annuncio delle assunzioni che sul ruolo stesso da parte del Comune, che con queste approvazioni e senza una dovuta programmazione potrebbe sembrare “un self service rispetto le richieste dei privati”: “Era una scelta forse evitabile” ha detto.

Sempre dalla minoranza arriva invece il plauso dell’ex vicesindaco Musarò (Moderati): “Un’alternativa in quella zona non riesco a vederla, a meno che non si vuole fare una casa chiusa – ha detto in consiglio – in quella zona i capannoni sono tutti vuoti. Per cui sono d’accordo con l’amministrazione. Bisogna osare. La questione va avanti da anni, già quando ero assessore. Non sarà una copia delle Gru e frutterà 200mila euro all’anno al Comune: ben vengano iniziative di questo tipo. Rinunciare a questa opportunità vuol dire impoverire la città”.

Critica anche la posizione dei 5 Stelle, con l’intervento della consigliera Tarsia: “Forse sarebbe stato più utile usare quel terreno per fini ricreativi, diversi da quelli commerciali. Oggi ne abbiamo già tanti di punti commerciali. Anche i negozi falliscono e le strutture rimangono vuote. Usare i terreni è vantaggioso, ma non sempre vanno usati per costruire centri commerciali”.

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1 COMMENTO

  1. Spero che non lo approvino. Spero che questo progetto fallisca.
    VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!
    Basta con i grandi centri commerciali che stritolano piccoli negozi.
    Garantiscono 50/60 posti di lavoro? Balle! Assumono gente (dipendenti sottopagati, senza nessun diritto), ma chiudono i piccoli negozi (piccoli imprenditori, spina dorsale dell’Italia).
    Cosa ci vedere di buono in tutto questo?

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