FOTO / ALPIGNANO, PROTESTA DAVANTI AL BOCCIODROMO

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di STEFANO TONIOLO

ALPIGNANO – Come annunciato ieri, si sono ritrovati nel pomeriggio di oggi 15 gennaio, i soci dell’ “Unione sportiva Alpignano bocce” per protestare contro la chiusura del bocciodromo.

Il primo a prendere la parola è stato Paolo Regis, vicepresidente: “Ieri siamo arrivati e abbiamo trovato l’edificio chiuso. Veniamo qua tutti i giorni, ma il Comune non ci ha mai avvertito. E’ un comportamento molto scorretto da parte dell’amministrazione”.

L’oggetto della chiusura della struttura è il tetto in eternit del campo da bocce interno, ma il disappunto dei soci è proprio su questo: perché è stato chiuso anche il bar, dove non sono presenti parti in eternit?

“Dove abbiamo il bar, la cucina e il ristorante non c’è il tetto in eternit, ma non possiamo usufruire di quei locali – ha commentato Regis in seconda battuta – oltre a non poter fare reddito, non possiamo neanche offrire il servizio ai soci. Se l’avessimo saputo in tempo, non avremmo fatto il tesseramento. Inoltre c’è la questione sportiva. Con un calendario già redatto ho dovuto telefonare in federazione e annullare tutte le manifestazioni sportive. E’ un disagio anche per Pianezza e Collegno, che usufruiscono del campo”.

Abbiamo provato per CinturaOvest a contattare telefonicamente l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Morra Di Cella e l’assessore allo sport, Giovanni Brignolo ma ancora non abbiamo ricevuto risposta.

Tuttavia la questione appare un po’ più complessa di così. Infatti in passato si sarebbe dovuta firmare una convenzione tra il Comune e l’associazione: “nel 2014 ci è stato detto che avremmo dovuto fare noi i lavori di manutenzione, tra cui il cambio della caldaia, che sarebbe costato circa 70.000 euro, cifra assolutamente non alla portata della nostra associazione, motivo per cui ci siamo rifiutati di firmare l’iniziale convenzione – ha raccontato il segretario Antonio Pugliese che continua – nel 2016 invece l’ex-sindaco Da Ronco ci inviò una lettera, in cui si diceva che la caldaia l’avrebbe sostituita il Comune. Con la nuova amministrazione avevamo incontri ogni mese o due il vicesindaco ci aveva detto che tutti gli incontri dovevano essere verbalizzati, ma non è mai stato fatto. Addirittura il progetto per la sostituzione non ce l’hanno fatto vedere. La caldaia è stata poi cambiata il 28 ottobre del 2018”.

“A inizio gennaio avevamo l’appuntamento in comune per firmare, ma ci è stato detto che l’incontro non poteva esserci e poi dopo pochi giorni il bocciodromo è stato chiuso”, ha concluso Pugliese. Restano però alcune domande: del tetto in eternit se ne parlava nel nuovo testo della convenzione? Inoltre, non essendoci una convenzione tra l’associazione e il Comune, la questione dell’affitto come veniva risolta? “Del tetto in eternit si sapeva, tanto che è menzionato nella convenzione, ma l’amministrazione non ne ha mai parlato”.

Per quanto riguarda l’affitto invece spiega Paolo Regis, “come ci fosse un accordo tra l’associazione e il Comune, per cui l’associazione effettuava a proprie spese dei lavori di manutenzione, che venivano scalati dalla quota in affitto. Lavori che,-  spiega Regis, – sono superiori alle quote dell’affitto da versare”. Inoltre è sempre proseguito, nonostante la mancanza di una convenzione, la collaborazione con l’associazione per l’organizzazione di eventi comunali.

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