di DORA MERCURIO
PIANEZZA – Ennesimo caso di furto ai danni di una RSA: sabato 29 dicembre, alle 2 di notte, un uomo si è introdotto all’interno della residenza per anziani Villa Papa Giovanni in via S. Gillio. Il malvivente, munito di passamontagna, è stato sorpreso da due infermiere mentre con una mazza da baseball in mano si introduceva al pian terreno della struttura. Le donne sono riuscite a scappare nei piani superiori e grazie ai loro telefoni cellulari sono riuscite a dare l’allarme alle forze dell’ordine che sono prontamente intervenute. L’uomo ha sottratto una cassaforte dove però non era contenuto nulla e si è dato alla fuga. La cassaforte è stata ritrovata intorno alle campagne poco distanti dalla struttura mentre il malvivente al momento non è stato ancora identificato.
“Questo è il secondo caso di rapina notturna che si verifica in poche settimane ai danni di una RSA, dopo quello accaduto alla clinica Bosco della Stella di Rivoli” – afferma Sabatino Basile delegato provinciale della FISASCAT CISL che continua “non è possibile che all’interno di queste strutture manchi un servizio di sorveglianza. Le due infermiere per fortuna sono riuscite a scappare e a dare l’allarme e ora sono ancora molto scosse. Ci vuole più sicurezza per il personale che tra l’altro, continua ad essere ridotto nel turno di notte. Il tutto per i numerosi pazienti che vengono presi in carico dalle strutture. Inoltre, siamo venuti a conoscenza di un documento in cui i vertici della RSA pretendono che dal primo gennaio i dipendenti lascino i propri effetti personali tra cui i cellulari all’interno degli armadietti: se manca una sorveglianza e se gli togliamo anche i telefoni, in questi casi i dipendenti come possono avvertire le forze dell’ordine? Speriamo che chi di dovere capisca il problema e che prenda i seri provvedimenti di cui hanno bisogno queste strutture e soprattutto i lavoratori e i degenti“.