SANITÀ AD ALPIGNANO, LETTERA DEL COMITATO: “IL SINDACO DEVE CHIEDERE SCUSA, CI HA OFFESO”

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di EUGENIO CASO, DOMENICO BATTAGLIA, GIUSEPPE PICCIOLO E DIEGO REMOTO

Egregio signor sindaco Andrea Oliva,

il comitato promotore “Raccolta Firme ASL TO 3”, ritiene estremamente offensiva e politicamente arrogante la risposta da lei data alla interrogazione del consigliere Roberto Voerzio durante il consiglio comunale del 19 luglio.

Lei ha accusato il comitato promotore di aver imbonito i cittadini, allarmandoli, per indurli a firmare la petizione nella quale si chiedeva il miglioramento dei servizi del Poliambulatorio ASL 3 contro la riduzione degli stessi.

Lei ha affermato in seduta pubblica durante il consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione del consigliere Voerzio, che il comitato promotore ha raccolto le firme “raccontando” ai cittadini che l’Asl avrebbe addirittura chiuso la sede nel nostro Comune.

Lei, signor sindaco, ha alterato con una certa superficialità, probabilmente non comprendendola compiutamente, l’attività del comitato promotore.

Ha infangato così il lavoro corretto e onesto di alcuni cittadini della sua città, che si sono presi la responsabilità di difendere il diritto degli alpignanesi ad avere una qualità, sempre alta, dei servizi Asl invece di averne la loro riduzione.

Lei ha screditato il valore sociale del comitato promotore, forse per valorizzare la sua immagine e quella della sua giunta, ma i fatti parlano da soli e non possono far altro che premiare il lavoro svolto dal comitato, lʼimpegno e la solidarietà di tutti quei cittadini che hanno dimostrato amore e senso di responsabilità verso il bene comune.

Il comitato promotore ha svolto unʼoperazione tecnicamente, politicamente e socialmente corretta restando sempre super partes e senza mai mentire ai cittadini.

Il comitato promotore ha lavorato incontrando le parti interessate; quegli enti e quei rappresentanti politici, che lei, pur conscio del problema pare non abbia con loro mai discusso di persona, in questi suoi due anni di mandato.

Se il comitato promotore avesse seguito il suo esempio e quello della sua giunta, certamente la soluzione del problema non sarebbe mai stata stimolata con un conseguente aggravio della situazione e una inevitabile riduzione dei servizi ASL TO3.

Il comitato promotore pensa che la sua risposta in consiglio comunale al consigliere Voerzio, non solo sia stata la volontà di infangare il lavoro onesto e corretto del comitato, ma sia anche stata una totale mancanza di rispetto, forse non voluta, nei confronti dello stesso comitato, ma soprattutto di quei 1800 cittadini che hanno firmato la petizione, quei 1800 cittadini che lei con la sua risposta ha fatto passare per degli imbecilli creduloni imboniti da dei venditori di fumo, degli imbecilli analfabeti che nemmeno hanno saputo leggere il testo sotto il quale hanno apposto la loro firma.

Lei ha dato una risposta irrispettosa dellʼimpegno civico e della democratica partecipazione dei cittadini alla richiesta della soluzione di un problema che interessa tutti i cittadini di Alpignano e non solo i firmatari.

I 1800 firmatari, tra i quali molti saranno stati i suoi elettori, ora si sentono screditati ed offesi dal loro sindaco.

Il comitato promotore le chiede ufficialmente di scusarsi pubblicamente, ringraziando i 1800 cittadini firmatari che hanno dato a lei e alla sua giunta lo stimolo per operare al meglio nel trovare una soluzione con lʼAsl, che valorizzi la sanità pubblica e non il servizio privato, ma soprattutto Le hanno dato la forza delle loro firme per poterlo fare.

Il comitato promotore, rappresentando responsabilmente i cittadini di Alpignano, come già scritto nella prima lettera di ringraziamento indirizzata a lei oltre che alla Regione Piemonte e allʼAsl, è lʼinterlocutore al quale lei potrà entro lʼautunno di questʼanno proporre la soluzione al problema.

Riceverà dal comitato attenzione in un giusto e corretto contraddittorio, a supporto della sua attesa proposta e/o alla ricerca della miglior soluzione a beneficio dei cittadini alpignanesi.

Chiedendole maggior attenzione e rispetto per i cittadini che sono civicamente e democraticamente impegnati alla tutela del bene comune, le rinnoviamo lʼinvito ufficiale a scusarsi con i suoi cittadini amareggiati e offesi dalle sue parole.

In attesa del suo gentile e gradito riscontro pubblico e ufficiale, le porgiamo distinti saluti augurandole buon lavoro.

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