dalla CITTÀ DI GRUGLIASCO
GRUGLIASCO – L’Amministrazione comunale di Grugliasco ha incontrato l’Ente nazionale sordi onlus per ascoltare le proprie esigenze e cercare di intervenire concretizzando le proposte fatte dall’Associazione. A Grugliasco sono diverse le persone che soffrono di questa patologia.
Intanto un primo passo è stato fatto con l’approvazione all’unanimità di tutto il consiglio comunale della lingua dei segni che a livello nazionale non è ancora stata riconosciuta. L’obiettivo dell’Ente è portare le istanze di tutti i comuni che hanno riconosciuto questa lingua a livello nazionale per far si che il Governo legiferi in merito riconoscendo la lingua come ufficiale. Un passo avanti che permetterebbe a tutte le persone sorde di avvicinarsi alle comunità locali evitando esclusioni. Le persone sorde sono molto qualificate e grazie agli strumenti di comunicazione di oggi sono inserite molto bene in ambito lavorativo e sono di grande supporto, ma c’è da fare ancora molto. I Comuni potrebbero assumerli e questo sarebbe un grande aiuto per l’intera comunità.
“La scorsa settimana siamo andati a Torino al comitato regionale dell’Ente sordi onlus – afferma la vicesindaca Elisa Martino – e in questa occasione hanno riconosciuto la nostra sensibilità e il nostro impegno nei loro confronti donandoci una targa. Adesso l’Amministrazione valuterà tutte le proposte fatte dalla comunità dei sordi cercando, in base alle risorse del comune, di attuarle. Per migliorare la loro vita e l’interazione nella nostra società“.
Il presidente Timeo (Ens) ha detto: “La Lis è patrimonio linguistico della razza umana e sono ormai trent’anni che in Italia ne attendiamo il riconoscimento com’è invece già accaduto in tanti Paesi. Già la definizione non udenti è sbagliata perché è un’etichetta d’inferiorità. Occorre abbattere le barriere culturali consentendo a tutti di poter fruire dei normali servizi erogati ai cittadini ed è necessario un corso di formazione di 30 ore per sensibilizzare. Sono ormai trent’anni che in Italia attendiamo il riconoscimento della Lis com’è invece già accaduto in tanti Paesi, non farlo sarebbe come non creare gli scivoli per le carrozzine; la società non migliora se non si offre a tutte le persone l’opportunità di essere quello che sono e in Italia molti mestieri ci sono preclusi. Una delle poche isole felici è a Cossato dove c’è una scuola pubblica completamente bilingue“.