PASSAGGIO A LIVELLO DI ALPIGNANO, PERCHÉ NON È STATA APPROVATA LA CONVENZIONE CON RFI DA 5 MILIONI DI EURO?

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di STEFANO TONIOLO

ALPIGNANO – Dopo un anno di lavoro, martedì sera verrà illustrata in Consiglio Comunale ad Alpignano la relazione conclusiva della Commissione speciale d’inchiesta in merito alla convenzione tra Comune e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sulla chiusura del passaggio a livello di Via XXV aprile/Via Verdi.

La commissione, nata circa un anno fa, è stata presieduta dal consigliere Cosimo Di Maggio del Movimento 5 Stelle, coadiuvato dai due consiglieri di maggioranza, Fabrizio Dosio e Luigi Cipriano di “Alpignano SiCura”.

“La commissione è nata perché l’amministrazione Da Ronco tempo fa ha chiuso il passaggio a livello – ha spiegato Di Maggio – RFI aveva proposto una convenzione per realizzare lavori da 5,2 milioni di euro proponendosi come stazione appaltante (occupandosi di tutto) per costruire un sottopasso pedonale e viario. Con il sottopasso si sarebbe chiuso il passaggio a livello. La convenzione è stata stipulata nel 2000, tutto l’iter è arrivato fino al 2011, quando RFI ha chiesto di portare l’accordo in Consiglio Comunale per l’approvazione. Ma nel 2011 quella convenzione non venne approvata dall’amministrazione Da Ronco, bensì ne venne proposta una nuova (i soldi non erano più quelli di prima, ma 2,8 milioni) dove era il Comune di Alpignano la stazione appaltante”.

“La commissione chiesta dai gruppi di maggioranza è nata per capire i vari passaggi e i motivi per cui non è stata firmata quella vecchia convenzione che ci avrebbe liberato da qualsiasi responsabilità” ha aggiunto Di Maggio.

Al centro delle critiche, di conseguenza, si trova la precedente amministrazione guidata dall’ex sindaco Gianni Da Ronco, attualmente consigliere dell’opposizione. “Ho chiesto di inviare tutti gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, tale proposta è stata accolta dalla commissione – ha commentato Da Ronco – che la maggioranza voglia fare un’indagine ispettiva ci sta tutto, ma dato che la storia è molto lunga, mi fa piacere che tutta la documentazione venga mandata ad enti esterni, che possano giudicare con imparzialità. Penso sia necessario che questa lunga storia venga valutata da altri e non da una commissione consiliare”.

I contenuti della relazione finale saranno resi noti martedì sera, quando la commissione illustrerà i risultati del lavoro al resto dell’aula e alla cittadinanza: “Fintanto che non arriva in Consiglio Comunale siamo tenuti a delle clausole di riservatezza, per cui non possiamo comunicare i risultati – ha commentato Dosio per la maggioranza – in questo momento non posso permettermi di esprimere giudizi, che rimando a domani sera in Consiglio Comunale”.

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