ORBASSANO, TRASFERITO DAL SUPERMERCATO: “AVEVA CHIESTO DI NON LAVORARE DI NOTTE PER IL RAMADAN”

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Riceviamo dal sindacato FISASCAT CISL

ORBASSANO – La Fisascat Cisl denuncia un nuovo caso di trasferimento immotivato di un lavoratore Eurospin. Il lavoratore iscritto alla Fisascat Cisl ed impiegato sul punto vendita di Orbassano, circa un mese e mezzo ha fatto richiesta di non lavorare più su turno notturno. Questa richiesta era motivata dal fatto che il lavoro notturno è svolto da lavoratori inquadrati al III Livello del CCNL Commercio (mentre il nostro assistito è inquadrato ad un livello inferiore). Inoltre, in previsione del periodo di Ramadan, essendo il lavoratore di fede musulmana, il lavoro notturno non gli avrebbe permesso di seguire le pratiche legate, rispetto ai ritmi dettati dal suo credo.

Né l’integrazione, né tolleranza oltre che al rispetto delle mansioni a seconda dei livelli contrattuali, sono bastati a fermare l’azienda dai suoi intenti. Non appena la richiesta suddetta è stata fatta, Eurospin ha comunicato al lavoratore un trasferimento presso un’altra sede a partire dal 1° giugno, incurante che la sua residenza lavorativa contrattuale fosse sul punto vendita di Orbassano.

Pur rifiutandosi di firmare il trasferimento e formalizzando questa sua volontà all’azienda con una risposta scritta, nella mattinata odierna, all’orario di presa di servizio, gli è stato impedito di entrare sul posto di lavoro, per cui sono intervenute le forze dell’ordine. In seguito il lavoratore si è sentito male a causa dello stress causato da questa situazione ed è stato portato all’ospedale San Luigi e dimesso con cura da proseguire a base di ansiolitici.

Purtroppo si ripete un episodio inaccettabile e gravissimo, dove non sono tenute in conto né le regole dettate dai contratti nazionali, e neanche il rispetto delle esigenze legate ad un altro credo, atti profondamente discriminatori a livello sindacale ed umano.

Il lavoratore, assistito da Sabatino Basile della Fisascat Cisl dell’area metropolitana torinese, procederà con le istituzioni preposte, augurandoci che questa triste vicenda trovi al più presto una conclusione positiva.

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