di STEFANO TONIOLO
ALPIGNANO – Si è conclusa venerdì la settimana francese del progetto “Muzik, multiculturalismo tramite musica”, che ha visto coinvolti gli allievi dell’associazione culturale Nuova Musica Più assieme a quelli de LaSource e del Musikschule Schmalkalden. La settimana francese si è incentrata su un percorso musicale con le percussioni, i ragazzi coinvolti hanno dovuto cimentarsi nello studio di brani come “Oye Como Va” di Carlos Santana, “They don’t care about us” di Michael Jackson o l’immancabile Nona sinfonia di Beethoven, inno dell’Unione Europea, in versione rock e in medley con il TeDeum di Charpentier. Il percorso è culminato con il concerto finale a cui hanno presenziato le autorità delle tra amministrazioni coinvolte (Alpignano, Fontaine e Schmalkalden).
Il progetto, nato dopo l’esperienza del gemellaggio tra Alpignano, Fontaine e Schmalkalden, è stato finanziato per 50000 euro dal progetto Erasmus e per 5000 dall’istituto Robert-Bosch e dall’istituto franco-tedesco e ha visto la scuola di musica LaSource di Fontaine in prima fila per realizzarlo.
“Il tempo trascorso assieme ai nostri colleghi francesi e tedeschi e ai ragazzi è stato fantastico – commentano Davide Biancolli e Elena Selvatico dell’associazione culturale Nuova Musica Più – gli stimoli ricevuti hanno dato i loro frutti: i ragazzi hanno acquisito maggior consapevolezza della realtà complicata della musica d’insieme, superando inibizioni, chi su un fronte, chi su un altro. Ovviamente non possiamo dimenticare che tutto è stato possibile grazie a Samya (LaSource), la promotrice di questo progetto e che per prima ci ha creduto, e a Kevin, suo braccio destro”. Musica, lavoro e, soprattutto, tante emozioni, quindi. “Quest’esperienza, oltre ad avermi lasciato tanto musicalmente, mi ha dato tanto dal punto di vista umano. Ci sono state difficoltà, ma anche grandi soddisfazioni nel vedere il pubblico emozionato a fine concerto”, ha commentato Federico, batterista. Parole, le sue, condivise anche da altri ragazzi della scuola di musica.
“La musica è stata un punto comune da cui è partita una crescita umana”, ha detto Alice; “In quest’esperienza ho incontrato persone stupende e ho condiviso momenti indimenticabili con persone che conoscevo, ma non così bene”, le ha fatto eco Simona. Ora l’appuntamento è per il 18 giugno, data di inizio della settimana italiana del progetto e che vedrà il coinvolgimento degli ospiti del CAS Parlapà e di alcuni diversamente abili dell’Au.Di.Do. La settimana, infine, terminerà il 21 giugno, Giornata Europea della musica.