di STEFANO TONIOLO
RIVALTA – La commissione ha visto la partecipazione di quattro esperti, chiamati in causa per fornire il loro parere tecnico sulla fermata al San Luigi. Su tutti è spiccata la figura di Paolo Foietta, commissario straordinario per l’asse ferroviario Torino-Lione, che ha suscitato, tra l’altro, proteste da parte di alcuni esponenti del Movimento No Tav.
Ad aprire gli interventi è stato l’ingegner Grimaldi di RFI, che ha mostrato il progetto della linea Sfm 5 (Torino- San Luigi). “Contiamo di aprire le fermate nel 2021”, ha spiegato Grimaldi, che ha specificato che l’opera costerà complessivamente 40 milioni di euro. “La stazione dell’ospedale San luigi non servirà solo al presidio sanitario, ma anche a chi lascia lì la macchina per andare a Torino” ha aggiunto Foietta. Tuttavia non sono mancate le critiche.
Particolarmente aspra è stata quella dell’ingegnere No Tav Alberto Poggio, membro della Commissione Tecnica nominata dall’Unione Montana Valle Susa, dalla Città di Torino e dal comune di Venaria Reale, che ha posto alcuni quesiti fondamentali. “Perché la stazione è così lontana?”. “I 400 posti del parcheggio sono tanti o sono pochi?”. “Il parcheggio rischia di creare un problema di traffico su strade già trafficate”, ha spiegato Poggio. Dubbi, i suoi, che hanno trovato parziale risposta in Foietta, che si è schierato a favore dell’abolizione dei caselli. “Il problema non è togliere infrastrutture – ha detto Foietta – ma togliere un traffico che non è locale…la gente esce dall’autostrada per non pagare il casello”.
Durante la commissione non sono mancate, infine, le proteste di alcuni esponenti del Movimento No Tav ai danni di Paolo Foietta. Particolarmente simbolica è stata la contestazione di un esponente, che, a commissione ultimata, ha lanciato dalla balconata del pubblico delle finte banconote da 50 euro. “Ecco i soldi per finire l’opera”, ha urlato, rivolgendosi proprio a Foietta.