ALPIGNANO, ACCALAI SCRIVE AL COMUNE E ALLA CORTE DEI CONTI: NEL MIRINO ALCUNE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, l’ex sindaco Giuseppe Accalai ha presentato i punti della lettera inviata mercoledì scorso da Sinistra Italiana al segretario Comunale Ilaria Gavaini. In indirizzo, ma solo per conoscenza, oltre al presidente e ai capigruppo del consiglio comunale, c’era il sindaco, la Corte dei Conti e l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Questo perché l’intento della lettera è di chiarire “se alcune azioni intraprese dell’amministrazione comunale siano conformi alle normative vigenti che regolano l’attività di un ente locale”, come è scritto nella premessa. Al primo punto, vengono richieste spiegazioni sulla revoca della delibera della giunta Da Ronco (28 gennaio 2016) “che prevedeva un bando pubblico per la gestione della farmacia comunale per fissare la percentuale a favore del comune sul fatturato annuo e sul versamento una tantum di 200 mila euro da parte dell’aggiudicatario, sempre a favore del comune. Non capiamo le motivazioni che hanno spinto l’attuale giunta e la maggioranza consiliare a rinunciare al bando pubblico, né come sia stato possibile rinunciare all’introito di 200 mila euro, disattendendo al decreto legislativo 50/2016. Su questo aspetto chiederemo delucidazioni direttamente alla Procura della Corte di Conti e all’Anac“. 

La lettera prosegue con un’altra richiesta di chiarimenti sull’interruzione dell’iter relativo alla progetto di opere sostitutive per chiudere il passaggio a livello di via Verdi, “costato all’ente 260.000 euro e riposto in un cassetto. Sospettiamo un’invasione di campo dell’organo politico nell’iter squisitamente tecnico; inoltre si spendono risorse pubbliche per un progetto che resterà accantonato per una scelta politica. Alla Procura della Corte dei Conti, basterà come giustificazione?“.

Un altro punto critico sollevato dalla lettera di Sinistra Italiana riguarda l’asilo nido Don Minzoni: a questo proposito viene rilevata “l’assenza di una delibera che stabilisca le nuove rette del servizio e, trattandosi di un servizio a domanda individuale, ci domandiamo se è possibile deliberare tariffe con effetto retroattivo”. Inoltre, gli estensori della lettera vogliono essere ragguagliati sulle procedure di trasferimento dei bambini della materna Rodari presso il nido Don Minzoni: “Ovvero, se ci sono dei documenti formali che attestino la conformità delle procedure seguite in merito all’utilizzo e alla gestione del plesso, vista la coabitazione del nido comunale con la materna statale. Vogliamo capire a chi sono attribuite le varie responsabilità previste dalle leggi che regolamentano l’edilizia scolastica. Non sappiamo nemmeno se siano state rispettate le norme di sicurezza a garanzia dei bambini e del personale scolastico”. Negli ultimi due punti, la lettera rimarca la scelta dell’amministrazione di rinunciare alla rotatoria “in un incrocio pericoloso sulla provinciale 177“, e la recente apertura della palestra polifunzionale di via Migliarone: “La palestra è gestita direttamente dal comune, pertanto da considerarsi a tutti gli effetti un servizio a domanda individuale. Ci chiediamo se è stata prevista la copertura dei costi del servizio, se sono state determinate le tariffe e se queste sono state differenziate in base a chi è iscritto all’albo delle associazioni di Alpignano e chi non lo è. In pratica, si vuole sapere se sono state rispettate tutte le norme riguardanti l’istituzione e la gestione di un servizio a domanda individuale“.

Anche se la nostra formazione politica non è presente in consiglio comunale, questo non ci impedisce di occuparci delle questioni che riguardano il nostro comune“, conclude l’ex sindaco Giuseppe Accalai.

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