ALPIGNANO IN FIORE, IL COMUNE SI DIFENDE DALLE CRITICHE

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riceviamo dal COMUNE DI ALPIGNANO

ALPIGNANO – L’amministrazione comunale di Alpignano, in occasione della manifestazione “Alpignano in fiore”, organizzata dall’associazione commercianti, ha dato la propria disponibilità, come già successo per le iniziative natalizie, a supportare il gruppo direttivo dell’associazione nella gestione dell’iter comunale. “Alpignano in fiore” è stata presentata come un evento commerciale dedicato alla primavera, che avrebbe coinvolto fiorai e vivaisti del territorio, con la conseguente ricaduta sulle attività commerciali residenti su viale Vittoria, che avrebbero beneficiato del potenziale numero di visitatori.

Sin dall’approvazione del bilancio 2017, avvenuta lo scorso 31 marzo, era stato preannunciato dall’assessore al commercio a Denis Mastrorosa, presidente dell’associazione, che non è possibile consentire l’uso del suolo pubblico a titolo gratuito, nel caso di manifestazioni che contemplino la vendita e la commercializzazione di prodotti e servizi. Di conseguenza i banchi degli espositori avrebbero dovuto pagare la tariffa di occupazione temporanea.
Nel fare spesso appello alle consuetudini, si dà per scontato che si possa agire senza rispettare le regole. In realtà il tipo di regime attualmente in vigore non consente la gratuità dell’occupazione. Perché sia così, è necessario modificare il regime per l’applicazione della tariffa, che l’amministrazione si è impegnata a portare avanti per il prossimo bilancio.

A compensazione di tutto ciò, i commercianti sanno che si è provveduto, sempre nel bilancio 2017, a ridurre considerevolmente l’ammontare della tassa rifiuti, che consente notevoli risparmi nel corso dell’anno. Un piccolo passo, che sembrava essere molto gradito agli stessi commercianti.

Per collaborare attivamente alla manifestazione in oggetto, che si ispira alle grandi fiere florovivaistiche molto in voga, tutti i referenti degli uffici comunali coinvolti a vario titolo hanno supportato il direttivo dell’associazione nella predisposizione degli atti, sia come autorizzazioni, sia come progetto, al fine di procedere con la deliberazione definitiva.

Gli amministratori hanno anche condiviso con il presidente dell’associazione commercianti la possibilità di allestire delle fioriere in modo che i fiorai e i vivaisti potessero esporre i loro prodotti durante la manifestazione. Una volta conclusa, del mantenimento delle fioriere se ne sarebbero presi cura i commercianti. Si è anche proposto di invitare i vivaisti a “donare un piccolo albero alla città”, in modo da riempire le aiuole rimaste vuote dopo la morte di alcuni ciliegi ornamentali, mai più sostituiti su viale Vittoria. Purtroppo però i commercianti non hanno voluto accogliere queste proposte, in ragione del fatto che gli espositori hanno dovuto pagare la tassa di occupazione suolo, senza considerare il fatto che l’iniziativa avrebbe avuto invece delle positive ricadute promozionali per gli stessi espositori e commercianti. Il personale del comune si è quindi fatto carico in tempi molto ristretti di reperire fiori e piantarli nelle fioriere, per rispettare la data prevista per l’evento; mentre il “battesimo” degli alberi è rimasto lettera morta.

Siamo molto dispiaciuti, in qualità di amministratori, di verificare che i grandi sforzi compiuti dagli uffici, nel predisporre il progetto di questa nuova iniziativa, dando sempre risposta alle numerose esigenze dell’associazione commercianti, siano stati vanificati dalla scarsissima partecipazione degli espositori del settore. Per un’amministrazione è importante che l’investimento, anche solo in termini di lavoro degli uffici, abbia una ricaduta sui cittadini, che possano beneficiare di un intrattenimento locale.

Siamo soprattutto dispiaciuti che la responsabilità di questa scarsa partecipazione sia stato mediaticamente fatta ricadere sull’amministrazione, che al contrario ha supportato con grande attenzione e riguardo i promotori da subito.
L’inspiegabile ritardo con cui è stato presentato il progetto nella sua versione definitiva, il 2 maggio, a cui la giunta ha immediatamente dato efficacia con la relativa delibera, il 4 maggio, non è una corretta giustificazione, in quanto la macchina organizzativa che si era messa in moto da qualche mese, come testimoniato dalle locandine comparse sui social da diverse settimane. L’evento era già stato presentato, tra l’altro con partnership mai dichiarate nel progetto, come l’Associazione comitato genitori e l’Associazione A.360.

L’evento è stato anche richiamato dai giornali locali, a dimostrazione di un progetto ormai chiuso, sicuramente prima del passaggio formale di cui quello di giunta è atto conclusivo.
Evidentemente non è facile organizzare eventi: sono necessarie esperienza e attitudine alle pubbliche relazioni, si deve essere strutturati come risorse per seguire l’evento in tutti i suoi aspetti, anche burocratici, non solo nella concezione, ma anche nello stimolare l’attenzione con elementi innovativi, nella comunicazione, nel fare rete, nella promozione.

Noi ci auguriamo che nel futuro le associazioni che abbiano il desiderio di collaborare seriamente con la promozione del territorio si coordino con l’ufficio manifestazioni in tempi adeguati alla complessità del progetto. Il regolamento comunale prevede che un progetto venga presentato 60 giorni prima della data prevista, in modo che gli uffici, che ormai sono cronicamente sotto organico – ma che per fortuna hanno persone di grande disponibilità e volontà – possano procedere in modo sereno con il rilascio dei pareri e il disbrigo delle pratiche.

In buona fede, pensiamo si possa collaborare proficuamente con tutti i soggetti che desiderino animare il tessuto sociale e commerciale del territorio, così come si è sempre fatto. Lo dimostrano i numerosi esempi di iniziative ben fatte.

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2 COMMENTI

  1. Vero che l’evento è stato pubblicizzato e comunicato già da diversi mesi come locandine e social confermano…
    e con questo viene sbugiardato il presidente ed il direttivo dell’associazione commercianti che invece di pensare ad organizzare e fare gli interessi degli associati pensano a screditare politicizzando chi invece cerca di fare qualcosa di costruttivo per Alpignano, la politica non deve entrare nell’operato delle associazioni ma deve essere fonte di sostegno e collaboratività fra le parti, ai commercianti artigiani e popolazione poco importano delle beghe politiche ma molto importa il successo e la riuscita della crescita della collettività.
    Quindi se il presidente ed il direttivo vuole fare politica si dimettano dall’associazione e si candidassero come partito politico in modo da non screditare gli associati.

  2. L’amministrazione attuale sembra in linea con un paese di periferia qual è sempre stato. Apporta poco in novità e sociale e sull’argomento spazzatura speriamo passi oltre presentandoci dopo 10 mesi altri traguardi INTERESSANTI raggiunti. vi pregherei di azzardare, promuovere per distinguervi dalle passate amministrazioni per riportare da nome comune a nome proprio questo paese troppo corridoio.

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