RACCOLTA RIFIUTI A BEINASCO: AL VIA I CONTROLLI “PORTA A PORTA” IN 123 CONDOMINI

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BEINASCO – Più quantità e migliore qualità: un salto di efficienza che il Comune di Beinasco si propone di fare in tema di raccolta differenziata. Per sensibilizzare la città e ridare slancio alla gestione corretta dei rifiuti, l’Amministrazione dà il via ai controlli a sorpresa che, nelle prossime settimane, interesseranno 123 condomìni.
Il principio “la differenza la fai tu!” chiama in causa i singoli cittadini.

L’obiettivo è mettersi in regola con quanto previsto dalle direttive comunitarie, dalla legge nazionale e dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani approvato nell’aprile scorso che, tra i risultati da raggiungere, pone l’asticella della raccolta differenziata al 65%, la produzione dei rifiuti a 455 kg. per abitante, la produzione di indifferenziata sotto i 159 kg. pro capite e l’azzeramento del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili. Dati sfiorati, in città, prima di una preoccupante inversione di tendenza, con la curva della raccolta differenziata che è passata dal 63,66% del 2009 al 58,70% del 2016, mentre la produzione dei rifiuti, lodevolmente scesa nel corso degli anni fino ai 7.541.959 kg. del 2015, è risalita a 7.593.265 kg. nell’ultimo anno. Vero che la produzione per abitante è di 416,37 kg (comunque sopra i 394,43 kg. pro capite del 2012), ma l’indifferenziata ‘sfora’ con i suoi 171,97 kg. per abitante e perde il confronto con il 2012, quando il minimo storico del decennio fu toccato a 156,42 kg.

“Anche nel 2016 abbiamo registrato una leggera flessione della raccolta differenziata, che ci allontana dall’obiettivo del 65% previsto per legge – constata l’assessore all’Igiene urbana, Alfredo Di Luca – dobbiamo prendere in mano la situazione. Diamo il via ai controlli sapendo bene che andiamo a ‘disturbare il guidatore’, ovvero che un’iniziativa di questo genere suscita malumori e proteste. Nei condomini c’è già chi pensa che, per colpa di qualcuno, finiscono per pagare tutti, ma la nostra è una scelta quasi obbligata”.

Il progetto del Covar14, già in corso a Rivalta, prevede tre fasi di controllo, informazione, confronto e, infine, anche sanzione, per non tralasciare alcuna opportunità di sensibilizzazione, dei cittadini ma anche degli amministratori di condominio. I sopralluoghi interessano palazzi con più di 10 appartamenti, segnalati dal Comune per l’eccessiva quantità di indifferenziata prodotta o per la scarsa qualità della differenziata, che inficia anche gli sforzi fatti da chi ricicla con attenzione e che non aiuta a contenere i costi generali di smaltimento. Nel primo passaggio, senza preavviso, gli operatori della società Achab Group ‘ficcano il naso’ in sacchi e cassonetti, per verificarne il contenuto. L’esito delle visite è comunicato agli amministratori degli stabili e affisso nelle bacheche, con l’invito a una maggiore attenzione. Un secondo giro di incontri coinvolgerà i residenti, invitati a constatare di persona cosa c’è nei bidoni, ma anche a manifestare dubbi e problemi relativi alla propria isola ecologica.

Dopo le prime verifiche e gli incontri ‘nei cortili’, ripartiranno le analisi a sorpresa con il supporto, però, della polizia municipale. E a questo punto scatteranno le sanzioni. “Il primo scopo dei controlli è tornare a insegnare e informare, ma abbiamo già fatto di tutto per attirare l’attenzione sull’esigenza di migliorare la gestione dei rifiuti a partire dalle case – considera l’assessore – Da questi nuovi incontri ci aspettiamo molto, ma non prevediamo deroghe. Chi non sarà in regola dovrà pagare”.

A corredo dei passaggi casa per casa, Achab consegnerà ai presenti gadget e sacchi per la raccolta di plastica e alluminio e allestirà punti informativi nei mercati.
Nessuno è autorizzato a entrare, a nome di Covar14 o di Achab, nelle abitazioni perché le visite si limitano all’area cassonetti dei cortili. E’ possibile verificare l’identità degli addetti chiamando il Comune o il numero verde 800 639 639 da linea fissa dei 19 Comuni del Covar14 o 011 96 98 800 da cellulare o da fuori territorio consortile.


(A CURA DELL’UFFICIO STAMPA COVAR)

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