LETTERA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI ALPIGNANO
Cari concittadini,
oggi abbiamo abbandonato i lavori della Commissione Consultiva per l’accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, istituita dal Sindaco Andrea Oliva ad inizio mandato, tramite una lettera inviata a tutti i componenti da parte della nostra Consigliera Antonia Bagnato, che ci ha rappresentato nella commissione consultiva fino ad oggi.
Riprendiamo uno stralcio della lettera dove motiviamo le ragioni del nostro abbandono ai lavori:
“…la suddetta commissione venne creata per iniziativa dell’Amministrazione e con approvazione di tutto il Consiglio Comunale nel mese di ottobre 2016, con l’obiettivo di mediare fra i cittadini ed i centri di accoglienza sul territorio in un’ottica di integrazione e collaborazione. Purtroppo, dalla data della sua istituzione ad oggi, è stata convocata soltanto una seduta, durante la quale si discusse in maniera costruttiva e collaborativa di alcune iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi della Commissione stessa.
Al momento i lavori della Commissione non hanno avuto alcun seguito, anzi alcun principio, poiché i membri della stessa in alcun modo sono stati informati sugli sviluppi e sulle condizioni delle tre realtà esistenti sul territorio, nemmeno in seguito all’ultimo sopralluogo eseguito dal Sindaco presso la struttura dell’ex hotel Parlapà. In aggiunta alla promessa della convocazione della seduta entro fine gennaio, ci saremmo aspettati almeno un verbale riassuntivo della visita alla struttura. Invece, se non fosse stato per le interviste rilasciate, ci staremo ancora domandando se il wi-fi funzioni correttamente.
Nonostante durante la prima seduta sia stata palesata la disponibilità dei componenti a collaborare sia nelle relazioni con la Prefettura sia nei rapporti con le strutture, è mancata ancora una volta la comunicazione e l’interazione, anche a seguito delle richieste di convocazione arrivate dal nostro gruppo consiliare e non solo.
È un peccato che la buona idea iniziale con la quale venne creata la commissione sia stata disattesa col tempo dall’effettiva mancanza di concretezza. Per il nostro gruppo l’accoglienza è un punto di fondamentale importanza, per evitare lo sfruttamento ed il malessere delle persone, italiane o straniere che siano.
Consideriamo inutile la nostra permanenza all’interno di questa commissione per la mancanza di azioni concrete da portare avanti in collaborazione. Il nostro gruppo procederà in maniera autonoma all’analisi della situazione dei centri di accoglienza presenti nel Comune di Alpignano.
Vi auguriamo un buon lavoro”.
Da qui andremo avanti con le nostre iniziative come da linea Nazionale.
All’ex hotel Parlapa’ di Alpignano, non si fa accoglienza tanto meno integrazione, si gestiscono persone come numeri, che a fine mese fanno cassa per la cooperativa (Associazione culturale), la maggior parte di questi ragazzi non sono inseriti in un progetto, vagano per Alpignano e comuni limitrofi, come succede in tutta italia.
Questa politica sulla presunta accoglienza del governo italiano andrà presto al collasso, ribadiamo, bisogna coinvolgere tutti i comuni e fare vera integrazione.
L’accoglienza diffusa può essere la risposta all’emergenza profughi, dev’essere applicata su tutto il territorio italiano (tutti i comuni), ospitando un numero di profughi proporzionati alla popolazione, alla ricchezza e all’offerta di lavoro del territorio ospitante.
Su 1200 comuni piemontesi solo 300 accolgono migranti e Alpignano è tra quelli che hanno la percentuale più alta rispetto alla popolazione.
All’ex Hotel Parlapa’ di Alpignano si ospitano centinaia di profughi, più di quelli previsti dal bando (oltre le 250 persone, con picchi dai 300 ai 400 ospiti).
Quale accoglienza si può fare in queste condizioni? Quali opportunità possiamo offrire a questi ragazzi?
Questo devono capire le prefetture e il nostro governo!
Questo bisogna andare a dire ai prefetti e che facciano eco fino ai nostri governanti!
Noi andremo a dirglielo, insieme ai nostri rappresentanti nelle istituzioni, ribadendo ancora una volta che siamo contro questo tipo di accoglienza, il nostro obiettivo politico è la chiusura della struttura dell’ex hotel Parlapà.