ALPIGNANO, RINNOVATA LA CONVENZIONE DELLA FARMACIA PER 10 ANNI: “PIU SERVIZI AI CITTADINI”

Condividi

img_7473

 

di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Durante la seduta del consiglio di ieri sera, è stato approvato il rinnovo della convenzione della farmacia comunale con l’Azienda Speciale Multiservizi di Venaria. La precedente amministrazione, guidata dall’ex sindaco Gianni Da Ronco, decise di prorogare di un anno e fino al 31 dicembre prossimo l’attuale gestione. Un anno di tempo per compiere tutti gli atti pubblici necessari che avrebbero permesso di ricercare un nuovo gestore entro luglio scorso e la stipulazione del contratto entro novembre. Di diversa opinione è l’attuale amministrazione che sceglie di rinnovare, per altri dieci anni, la convenzione con l’ASM di Venaria concordando una gestione in house, esercitando sulla farmacia un controllo analogo a quello che eserciterebbe sulle proprie strutture a gestione diretta. “Oltre a mantenere la titolarità, abbiamo concordato di aumentare di mezzo punto la percentuale sul fatturato della farmacia che il gestore dovrà versare al Comune, passando quindi da 4,5 al 5 percento, incrementando di circa 7-8 mila euro annui gli incassi dell’amministrazione”, dichiara il vicesindaco Giovanni Brignolo. Il rinnovo della convenzione prevede inoltre alcuni servizi di base gratuiti per la popolazione, tra i quali la misurazione della pressione arteriosa una volta alla settimana, un servizio screening per un mese all’anno, la consegna a domicilio dei farmaci alle persone più disagiate, una linea telefonica, tre incontri annuali di educazione alla salute e uno spazio fisico all’interno della farmacia per colloqui con la cittadinanza. Il vicesindaco aggiunge che ai gestori della farmacia sarà richiesto un riscontro trimestrale del servizio effettuato “e l’amministrazione potrà ispezionare i locali ed esercitare il diritto di veto”. Di parere contrario al rinnovo della convenzione è Da Ronco. Riferendosi a sentenze o delibere emesse negli ultimi dieci anni, che riguardano gare o convenzioni di farmacie comunali, citando l’Osservatorio degli Appalti, i Tar della Lombardia e della Sicilia, sezioni di Brescia e Catania, l’Autorità Nazionale Anticorruzione e la sentenza del Consiglio di Stato sulla farmacia di Vinovo, afferma: “in linea di principio tutti giungono alla conclusione che la via naturale dei servizi pubblici, in questo caso le farmacie, è l’espletamento di bandi, anche perché si fa riferimento alla normativa comunitaria che predilige i bandi di gara alle assegnazioni dirette – e aggiunge – L’amministrazione ha strappato mezzo punto in più, noi avremmo portato nelle casse comunali il 6 percento del fatturato annuo e un contributo di 200 mila euro immediatamente spendibili”. L’ex sindaco si ritiene estremamente preoccupato per la procedura adottata dall’attuale amministrazione, ritenendola “giurisprudenzialmente non perfetta e lo dimostrano tutte le impugnazioni che ci sono state in questi casi e politicamente questo mi preoccupa”. Da Ronco e Leonardo Tucci, di Alpignano Democratica, abbandonano la sala consiliare dichiarando: “La nostra non partecipazione al voto è stata una decisione politica forte perché non siamo d’accordo sulla strada che l’amministrazione ha percorso”. Il movimento 5 Stelle si è astenuto, ritenendo comunque positiva la convenzione, e il Partito Democratico ha votato a favore.

img_7473 img_7469 img_7470 img_7471 img_7472

 

Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here