Le Amministrazioni comunali di Beinasco, Grugliasco, Orbassano e Rivoli hanno appreso, senza nessuna comunicazione ufficiale da parte degli Enti preposti (Trm e Città Metropolitana) di una riduzione dei volumi di rifiuti destinati al termovalorizzatore del Gerbido di Torino. Una decisione presa dalla sindaca di Torino Chiara Appendino (che ha firmato l’ordinanza) dovuta a un valore anomalo di mercurio, superiore ai 50 microgrammi per metro cubo che la società di Iren si è autoimposta, riscontrato dai tecnici di Trm.
«Il problema è sicuramente lo sforamento anomalo dei limiti di mercurio – affermano i sindaci delle quattro Città, Maurizio Piazza (Beinasco), Roberto Montà (Grugliasco), Eugenio Gambetta (Orbassano) e Franco Dessì (Rivoli) – anche se ci viene assicurato che non ci sono rischi per la salute visto che il limite di legge è dieci volte superiore rispetto allo sforamento. Ma ciò che riteniamo grave per le nostre Città è soprattutto la mancanza di informazione da parte di Trm e della Città Metropolitana. Abbiamo appreso dai media e dal sito di Trm dell’ordinanza di limitazione dei conferimenti – confermano i sindaci – Lo riteniamo un fatto grave nel metodo in quanto non siamo stati oggetto di alcuna informativa da parte dei due Enti preposti. Il risultato è che nell’assenza di informazioni e con modalità profondamente sbagliate si continuano ad alimentare dubbi e sospetti».
Il problema del mercurio era già stato affrontato nei mesi scorsi dal Comitato Locale di Controllo dove le autorità preposte al controllo avevano definito la situazione sotto controllo e si erano condivise azioni volte e verificare le ragioni di tali emissioni, in larga parte legati ai conferimenti. Che cosa è successo nei giorni scorsi per produrre questa situazione è doveroso che sia oggetto di apposita informativa durante la seduta del Comitato locale di controllo di domani, 20 ottobre, dove sarà l’occasione per chiedere spiegazioni alla sindaca metropolitana Appendino, a Trm e alle autorità competenti.
«Domani saremo molto chiari – continuano i quattro sindaci – e chiederemo conto della totale assenza di informazioni alle nostre Città. Le nostre Amministrazioni hanno appreso, senza nessuna comunicazione ufficiale da parte degli Enti preposti (Trm e Città Metropolitana) di una riduzione dei volumi di rifiuti destinati al termovalorizzatore del Gerbido di Torino. Se non sapremo e non avremo per tempo i dati di altri eventuali sforamenti di sostanze potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini, proporremo la temporanea chiusura dell’impianto del Gerbido. I nostri comuni devono essere coinvolti da un eventuale ipotesi di un tavolo tecnico operativo».