ORBASSANO – Fra l’ASL TO3 e l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Luigi di Orbassano prosegue il percorso di collaborazione e di integrazione su servizi sanitari di notevole rilevanza clinica. Dopo l’unificazione di funzioni nell’emodinamica, avvenuta nel marzo scorso, ora è la volta della Salute Mentale e della Continuità Assistenziale. Sono infatti stati istituiti, con decorrenza dal 1° ottobre 2016, i due rispettivi Dipartimenti interaziendali previsti nei nuovi atti aziendali. Una decisione organizzativa di notevole valenza strategica, in quanto prevede che le rispettive equipe inizino a lavorare insieme a tutto vantaggio dei pazienti e dei relativi percorsi di cura.
Cadono così progressivamente i confini storici che separavano finora l’attività di due importanti realtà sanitarie operanti sullo stesso territorio e sugli stessi pazienti. In realtà fra ASL TO3 e San Luigi non sono mancate di certo in questi anni costanti collaborazioni, sinergie e convenzioni, ma lo strumento, rappresentato da un unico Dipartimento, ha una forte valenza che integra e coordina il lavoro dei clinici attraverso strategie ed obiettivi comuni e condivisi, anche attraverso la responsabilizzazione di un unico Direttore che risponde congiuntamente alle due direzioni aziendali.
La costruzione ed attivazione dei due nuovi Dipartimenti e la nomina dei rispettivi Direttori è il risultato, infatti, di una condivisione progettuale fra il Direttore Generale dell’ASL TO3, dr. Flavio Boraso, ed il Commissario dell’Azienda S. Luigi, dr. Franco Ripa.
Nell’ambito di tali Dipartimenti si integreranno le rispettive attività delle due Aziende attraverso la costruzione di un nuovo modello organizzativo, il cui obiettivo e risultato finale sarà rappresentato da un miglioramento nella gestione e nella continuità delle cure fra Ospedale e Territorio, con importanti ricadute sui percorsi assistenziali a tutto vantaggio dei pazienti in carico.
Il nuovo Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale è stato affidato al Dr. Enrico Zanalda, già Direttore di Dipartimento presso l’ASL TO3. Sarà il più grande Dipartimento di salute mentale del Piemonte, l’unico ad avere 3 Reparti SPDC di Diagnosi e Cura ( presso gli Ospedali di Rivoli – Pinerolo e Orbassano) con circa 40 posti, nonché 11 Centri di Salute mentale sul territorio e con una dotazione organica pari ad oltre 200 professionalità fra Psichiatri ed Operatori specializzati.
In estrema sintesi, il nuovo Dipartimento consentirà, per quanto riguarda l’ASL TO3, di interagire direttamente con il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale S. Luigi, (diretto dal Prof. Giuseppe Maina) che, essendo a gestione Universitaria, diventa punto di riferimento anche nel campo scientifico inerente alla ricerca e la formazione degli operatori.
Per l’Azienda Ospedaliera S. Luigi il Dipartimento costituisce un occasione per aprirsi al territorio, con il consolidamento di percorsi assistenziali definiti e condivisi, avvalendosi dei centri di salute mentale dell’ASL TO3 (in particolare quelli di Collegno/Orbassano) a tutto vantaggio dei pazienti.
Stesse opportunità di miglioramento nel servizio anche attraverso l’istituzione del Dipartimento interaziendale di continuità assistenziale, la cui direzione è stata affidata alla Dr.ssa Federica Gamna dell’Azienda S. Luigi di Orbassano.
Fra gli obiettivi del nuovo Dipartimento lo sviluppo dell’integrazione fra le rispettive aziende nella gestione dei pazienti con patologie croniche ad elevato impatto epidemiologico, attraverso la revisione ed implementazione di percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali. In pratica, la costruzione di una sempre più stretta integrazione fra i servizi dell’ASL TO3 e del Azienda S. Luigi da quelli ospedalieri a quelli distrettuali, con il costante coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, senza dimenticare le strutture del sistema privato accreditato, che si intende sempre più coinvolgere fattivamente nei percorsi di cura.
L’obiettivo è garantire al paziente, nella fase post acuta, una completa presa in carico che lo accompagni dal momento dell’insorgere dei sintomi dopo l’intervento chirurgico o l’assistenza in acuzie fino al proprio domicilio ( assistenza domiciliare) od ai ricoveri post acuzie in strutture lungo degenziali o riabilitative.
“Dunque l’istituzione di questi due nuovi Dipartimenti rappresenta, in linea con la volontà dell’Assessorato alla Sanità, la reale ed effettiva intenzione delle due Aziende di lavorare insieme nella costruzione di nuovi modelli organizzativi che prevedano percorsi assistenaili integrati e sinergici“, sottolinea il Dr. Flavio Boraso – Direttore Generale dell’ASL TO3, “rimuovendo la frammentazione di servizi ed i confini di attività e di competenze fra aziende diverse che operano nella stessa area territoriale. Attraverso questi due nuovi dipartimenti Specialisti ed Operatori lavoreranno meglio, ma saranno soprattutto i pazienti ed i relativi percorsi di cura a trarne vantaggi. Peraltro, l’istituzione congiunta di questi due nuovi Dipartimenti non esaurisce di certo le opportunità di collaborazione fra ASL TO3 e San Luigi, rappresenta solo la tappa importante di un percorso tracciato e che avrà ulteriori sviluppi. Collaborazioni che non vengono più lasciate alla casualità od alla buona volontà degli specialisti, ma che vengono formalizzati ed approvati in atti contenenti precisi impegni ed obiettivi, nonché verifiche disposte dalle rispettive Direzioni aziendali. Ne sono esempi l’attività di Emodinamica, quella Oncologica in ambito clinico, ma anche la gestione assicurativa, patrimoniale e quella della libera professione in ambito amministrativo gestite congiuntamente fra le due Aziende”.
Conferma il Dr. RIPA, Commissario dell’AOU San Luigi Gonzaga: “L’integrazione tra ospedale e territorio rappresenta oggi una sfida e al contempo un obiettivo strategico di tutte le Aziende Sanitarie. Con l’avvio dei due Dipartimenti interaziendali di Salute Mentale e di Continuità Assistenziale, e di questo ringrazio il direttore generale dell’ASL TO 3 dott. Boraso, confermiamo le azioni di sviluppo di una più moderna e strutturata concezione cooperativa nei rapporti tra le Aziende Sanitarie. Se l’Ospedale non può essere inteso come ambito capace di affrontare e risolvere autonomamente e in modo isolato problematiche di salute più ampie e diffuse, al territorio viene chiesto di lavorare con l’ospedale in termini di appropriatezza dell’accesso ai servizi ospedalieri e di presa in carico efficace dei pazienti dimessi. Si tratta dunque di cogliere una grande occasione per approfondire sperimentazioni organizzative, con il focus sulla definizione delle migliori prove di efficacia e sulla ricerca di nuove modalità di riprogettazione, non più frammentate sui setting assistenziali specifici e sulle singole prestazioni, ma coordinate sui percorsi dei pazienti. I due Dipartimenti in tal senso saranno un ottimo laboratorio di sviluppo e di applicazione di nuove trasversalità tecnologiche, anche sul versante più strettamente manageriale”.