di PINO SCARFÒ
ALPIGNANO – L’ex sindaco Gianni Da Ronco risponde stizzito al silenzio dell’amministrazione, in merito ad una richiesta spedita il 5 agosto scorso, nonostante la normativa conceda agli enti trenta giorni di tempo: “Abbiamo inviato, come ‘Alpignano Democratica’, un’e-mail all’amministrazione comunale per avere precise informazioni su quanto dichiarato più volte dall’attuale sindaco sulla scuola materna Rodari e ad oggi le uniche risposte che ho letto sono quelle che ho visto sugli organi di informazione”; dichiara Da Ronco.
Nell’autunno 2015, quando ancora era sindaco e insieme alla sua giunta, aveva concordato con lo Spresal un cronoprogramma dei lavori da farsi nell’estate 2016, come aveva più volte dichiarato durante la campagna elettorale: “Ma se ciò è stato modificato, vorrei vedere la documentazione che certifichi lo spostamento dei lavori nel 2017 e, soprattutto, vorrei vedere l’autorizzazione che ha concesso l’apertura della Rodari”.
Sempre più indignato, domanda: “Dove sta la trasparenza di quest’amministrazione? Comunica dappertutto che la scuola è in sicurezza e che viene monitorata, ma non ci mostra nessun incartamento”. Anche dal Movimento 5 Stelle sono in attesa che l’amministrazione risponda a una loro richiesta sulla rilevazione dello stato dell’aria della Rodari: “Doveva arrivarci prima che cominciasse l’anno scolastico, invece non abbiamo ricevuto nulla!”; esclama sbigottito Cosimo Di Maggio.