ALPIGNANO, POLEMICHE SULLA MANIFESTAZIONE DI IERI: “TROPPI DISAGI E BLOCCO DEL TRAFFICO”

Condividi

image

di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Gli attivisti di Casapound ottengono il permesso di manifestare in piazza Caduti, ma nel primo pomeriggio la Questura di Torino li obbliga a cambiare destinazione dirigendoli in piazza Girolina. Un cambiamento dell’ultimo momento perché l’Anpi, i No Tav e centri sociali decidono di ritrovarsi nella stessa piazza. Ma non basta. Alle 18 gli antifascisti si danno appuntamento in piazza Girolina e l’Anpi resta in piazza Caduti, agli attivisti di Casapound non resta che cambiare nuovamente destinazione ritrovandosi in piazza 8 Marzo: “Ci hanno costretto a spostarci due volte perché loro hanno deciso di occupare anche la nostra seconda collocazione. In ogni caso ci è andata bene, perché siamo in una posizione ottimale rispetto alla loro”; dichiara il responsabile provinciale Matteo Rossino, criticando le Forze dell’Ordine per non essere riusciti a impedire agli antifascisti di occupare la piazza. “Ci sono moltissimi italiani senza lavoro e casa che non possono dare da mangiare ai propri figli, mentre c’è chi preferisce offrire una sistemazione agli immigrati. Non è una questione di razzismo, ma non dimentichiamoci che prima ci sono gli italiani e poi gli altri”; conclude Rossino, aggiungendo di essere venuto ad Alpignano su richiesta di molti cittadini contrari all’arrivo dei profughi.

Gli fa eco il coordinatore regionale del movimento Marco Racca: “Da Alpignano ci hanno scritto in tanti e siamo qui per aiutarli contro le ingiustizie che devono subire”, e accusa i No Tav e i centri sociali di contestare inutilmente: “Mi viene da pensare che sono dei ‘poveracci’ che vanno contro chi difende i diritti degli italiani, mentre noi vogliamo che si smetta di gettare i soldi del popolo italiano per persone alle quali non possiamo offrire nessun futuro”. Non è dello stesso parere Luca Ferrero del movimento No Tav: “Siamo antifascisti e abbiamo concordato di trovarci in piazza Girolina per contrastare la loro presenza. La presenza di una destra sporca e nera, mentre le Forze dell’Ordine sono frapposte in mezzo”. Interviene Nazzareno Sacco del comitato della zona Fornace, che afferma di aver presentato un esposto in Comune contro l’arrivo dei profughi raccogliendo ben 278 firme: “Non ci va per nulla bene che il Prefetto ci imponga 250 profughi, ma se saremo costretti ad accettarli, vogliamo che almeno ci sia un controllo da parte del Comune e delle autorità, che ci garantiscano sicurezza e ordine”. Tra i manifestanti anche il Movimento 5 Stelle contro ogni forma di razzismo e di persecuzione: “Noi siamo per l’accoglienza diffusa ma con molte meno persone. Mettere 250 persone nell’hotel Parlapà significa ghettizzarle”; asserisce il capogruppo consiliare Cosimo Di Maggio. Poco distante dai due raggruppamenti, il vice sindaco Giovanni Brignolo che non condivide come si sia svolta la manifestazione: “Oggi abbiamo bloccato un’arteria centrale creando notevoli disagi alla circolazione del traffico e abbiamo impegnato tanti uomini delle Forze dell’Ordine, considerando che l’Amministrazione può fare relativamente poco. I tavoli su cui andare a fare pressioni sono altri”.

Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here