di PINO SCARFÒ
ALPIGNANO – La preoccupazione che in città possano arrivare da un momento all’altro i 250 profughi, presso l’hotel Parlapà, non si affievolisce, anzi, girando su Facebok si potrà notare quanto invece continui: “Dovete farci scappare dalle nostre case?”; domanda, avvilita, una signora, sulla pagina del sindaco. Nel frattempo apprendiamo che è appena finita la fase conclusiva del bando e adesso è in corso l’espletamento delle pratiche per l’incarico ufficiale all’associazione Accorinto, operante sul territorio nazionale dal 2001. Come abbiamo già scritto in un articolo precedente, i richiedenti asilo dovrebbero giungere alla spicciolata, per evitare che il loro arrivo sia impattante per la città.
E corrono voci che dovrebbero venire tra la fine di luglio e metà agosto e la spesa che verrà sostenuta dal Ministero sarà di circa 35 euro procapite. All’interno dell’hotel lavoreranno trenta persone circa, tra ex dipendenti, operatori generici, assistenti sociali, psicologi e mediatori culturali; alcune figure professionali potrebbero essere individuate direttamente sul territorio alpignanese o nel circondario. Ai richiedenti asilo saranno effettuati corsi di alfabetizzazione, orientamento e di educazione civica che gli permetteranno di relazionarsi al territorio e di essere inseriti in alcune attività lavorative semplici che saranno concordate con il Comune. Una volta giunti nell’hotel, saranno verificate le loro generalità e il Paese di appartenenza, per verificare che abbiano realmente diritto di protezione. Dopodiché si procederà a concedere la protezione internazionale, lo status di rifugiato, la protezione sussidiaria, che consiste in tre anni di permesso di soggiorno, la protezione umanitaria, che prevede un anno di permesso di soggiorno, oppure di non concedere nulla e di conseguenza sarà emesso un decreto di espulsione. Lo straniero però potrà fare ricorso e se sarà negativo verrà rimpatriato. Dall’associazione assicurano che faranno di tutto per rendere meno impattante l’arrivo e la permanenza di queste persone.