di PINO SCARFÒ
PIANEZZA – Tanti gli stand che hanno occupato le vie del centro storico per la 5 edizione della ‘Sagra dei Melicotti’, organizzata dalla Proloco e dal Comune. Tre giorni di festa nel centro cittadino con balli occitani e country, esposizioni di arnesi e mezzi agricoli contadini, antichi mestieri e artigianato; oltre alle esibizioni della banda locale, musici e sbandieratori di Grugliasco.
“Siamo contenti di aver partecipato e, soprattutto, abbiamo ricevuto tanti complimenti per le nostre paste di meliga che produciamo dal 1970”; afferma sorridente Carlo Bruno di Sangano. I prodotti tipici proseguono con i famosi melicotti, dai quali nasce la Sagra. E’ un biscotto pianezzese del XIX secolo e all’epoca arrivavano da tutta la regione per acquistarlo, ma dopo un po’ di tempo cessò la produzione. Nel 2011 però viene ritrovata la ricetta, grazie ad un’accurata ricerca tra le famiglie più antiche del paese. Un biscotto che presto sarà citato tra le eccellenze tipiche piemontesi all’interno di un libro che la Regione sta preparando: “E’ un dolcetto che all’epoca era considerato ‘povero’, perché veniva prodotto con ingredienti facili da trovare”; afferma Maurizia della Proloco, mentre prepara i melicotti insieme alle altre volontarie dell’associazione. L’ultima eccellenza la propongono i volontari della Proloco di Vinovo, cuocendo le tipiche costine di Scalenghe nella piazza papa Giovanni Paolo II per la conclusione della Sagra: “Usiamo una stufa che emana soltanto calore, evitando alla carne di entrare in contatto con la diossina sprigionata dal legno che brucia. Il calore scoglie il grasso all’interno della costina e la inumidisce, rendendola molto più tenera e sicuramente gustosa”; spiega Mario Oitana.
“Una tre giorni faticosissima ma soddisfacente e con tanto pubblico, soprattutto durante l’elezione di miss Melicotto”; dichiara la presidente della Proloco Rosanna Fassino, ringraziando tutte le persone che hanno collaborato per realizzare la festa. La serata si è conclusa con la ‘grigliatona’ della Proloco vinovese e l’accompagnamento musicale del duo Paolino e Alessia, di Netro biellese.