Sta ovviamente facendo discutere il forfait dato ieri sera, dal candidato del Pd Roberto Voerzio, al confronto pubblico tra i candidati a sindaco di Alpignano, organizzato dal giornale CinturaOvest al salone Cruto.
Ed è ovvio che sia così: perché il minimo che si pretende da chi vuole far politica o da chi aspira ad avere un ruolo istituzionale è di mantenere gli impegni presi, o almeno di aver il coraggio di metterci la faccia, anche nelle “piccole cose”, come è un confronto pubblico tra i vari candidati. Rispettando le persone.
Dicevamo, “Il coraggio di affrontare un incontro pubblico, e di metterci la faccia”. Voerzio è stato – nelle scorse settimane – tra i primi candidati a confermare la propria presenza all’incontro del 30 maggio, ed è ovvio che abbiamo organizzato l’iniziativa proprio concordando con TUTTI i candidati la presenza. Se lui ci avesse detto subito che non sarebbe stato presente, avremmo scelto un’altra data o avremmo valutato anche di annullare l’evento. Invece no.
Voerzio ha confermato la sua presenza all’incontro fino a 5 giorni prima. Salvo poi cambiare improvvisamente (?!) idea, e disertando il confronto, provando a prenderci in giro. Disdire così un impegno pubblico, non con noi, ma con i cittadini. In modo poco corretto, trovando scuse sinceramente non accettabili: prima dicendo al nostro collaboratore Pino Scarfò che non ci sarebbe stato “per andare da Renzi” (salvo poi scoprire che l’incontro del premier a Torino si è tenuto solo nel tardo pomeriggio, e gli abbiamo detto che sapevamo che l’incontro a Torino con Renzi era alle 17.30, mentre il convegno ad Alpignano era alle 21. E se occorreva, l’avremmo anche aspettato).
Visto che la scusa di Renzi non reggeva, Voerzio ha quindi annunciato il suo forfait, appena 5 giorni prima dell’incontro. Si è svegliato solo quando ha visto i volantini del giornale in giro per la città, quando abbiamo pubblicato gli articoli che annunciavano l’incontro. Alla faccia della serietà. I motivi dell’assenza non sono comprensibili: Voerzio scrive che “è distante dalla politica dei salotti e dello show mediatico” (?!).
Forse però, sarebbe opportuno che – prima di pensare che potrebbe diventar sindaco – Voerzio imparasse che i confronti pubblici tra i candidati non sono uno show o un salotto, ma che sono invece un’occasione importante di scambio democratico di idee, a favore dei cittadini. Non si tratta di “avere la verità in tasca”, ma di parlare e rispondere alle domande di cittadini. Di aver l’umiltà di ascoltare gli altri.
Senza scappare o pensare di essere superiore, dando buca così. Se già viene messo in difficoltà da un semplice confronto pubblico organizzato da un giornale locale, come si comporterà quando e se in futuro dovrà convocare un consiglio comunale aperto, un incontro pubblico con cittadini arrabbiati, confrontarsi con una manifestazione di protesta? O quando dovrà rispondere alle domande scomode? Scapperà anche in quel caso?
Nonostante questo suo atteggiamento, proprio perché siamo persone serie e si trattava di un impegno davanti ai propri cittadini e concordato da tempo, abbiamo comunque sperato che Voerzio riprendesse coraggio e si presentasse all’incontro. Fino all’ultimo ci abbiamo sperato.
Gli abbiamo tenuto il posto insieme agli altri candidati, a tal proposito il nostro collaboratore Scarfò lo ha ancora contattato fino all’ultimo, cercando di fargli capire che stava sbagliando a scappare.
Non a caso – il 28 maggio – abbiamo mandato anche a lui le domande e i temi dell’incontro, così come le regole del dibattito, via mail, sulla posta personale. Nella stessa mail inviata dal sottoscritto a Voerzio, ho lasciato anche il mio numero cellulare per eventuali comunicazioni dirette, senza nascondersi dietro a uno schermo.
Nonostante tutto questo, Voerzio non ha mai risposto e ieri sera non si è presentato. Ma il dispetto non l’ha fatto a noi, bensì ai cittadini che si aspettavano maggior coraggio.
Non a caso, ieri sera, l’incontro è stato molto seguito ed è andato benissimo. Tutti i candidati presenti hanno espresso i loro contenuti rispettandosi a vicenda, così come sono stati rispettosi i cittadini, che hanno posto tutte le domande che volevano. Il clima è stato sereno e sicuramente utile a tutti, anche per rasserenare questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Insomma, con questa scelta, l’unico ad averci rimesso è Voerzio. Perché ha perso un’ottima occasione per confrontarsi con i cittadini.