ELEZIONI ALPIGNANO / DA RONCO PROVA IL BIS: CON LUI LA GIORNALISTA CHIARA PRIANTE E 64 CANDIDATI

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di PINO SCARFÒ

ALPIGNANO – Il sindaco uscente, Gianni Da Ronco, ci riprova ripresentandosi alle prossime elezioni amministrative e annunciandolo lunedì pomeriggio in conferenza stampa presso la sede della sua coalizione di corso Vittorio 17, in pieno centro cittadino. Da Ronco è sposato con Marina dalla quale ha avuto due figli, Davide e Andrea. Laureatosi in economia e commercio, consegue l’abilitazione alla professione di dottore commercialista e di revisore contabile.

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Si avvicina alla politica nel 1985. Per cinque anni collabora con il movimento giovanile socialista, partecipando attivamente alla vita politica alpignanese e facendo parte dal 1985 al 1990 della commissione tributaria e ambiente. Dal 1999 al 2001 ricopre la carica di vice sindaco e, nel 2011, sostenuto dalla
lista civica Alpignano Democratica e da Sinistra Ecologia e Libertà vince le elezioni amministrative diventando sindaco della sua città.

“Oggi siamo qui per presentare la coalizione che mi appoggerà alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno e, soprattutto, per rimetterci nuovamente in gioco con la mia candidatura che è stata confermata a giugno dell’anno scorso”; afferma da Ronco, annunciando i nomi delle liste che lo sostengono: Sinistra Alpignanese, che nasce dalle ceneri di Sel. La capolista è Emanuela Andrini, decisa a far approvare il piano regolatore prima che il sindaco termini il suo mandato. Se l’attuale amministrazione sarà riconfermata, promette di
portare avanti una politica di sinistra controllando la tassazione, occupandosi di problematiche sociali, culturali e di politica partecipata; la storica lista civica Alpignano Democratica, sorta nel 1997, rappresentata dall’attuale assessore alla promozione del territorio e allo sport, è decisa a sostenere la candidatura del sindaco offrendo un importante contributo. Per i prossimi cinque anni intende garantire servizi sempre più qualitativi ai cittadini, rivolgendosi con particolare attenzione ai giovani e agli anziani.

Poi c’è Alpignano 2021, rappresentata dalla giornalista Chiara Priante, che propone di proseguire con i progetti in atto e, principalmente, contribuire con nuove idee per migliorare il territorio; la quarta e ultima lista è Vivere Alpignano con a capo l’attuale vicesindaco Giovanni Agrimano, ambientalista. Una lista con persone che vengono dagli scout, dall’azione cattolica e dal volontariato.

In tutte e quattro le liste ci sono 64 candidati rispetto ai 32 delle precedenti elezioni: “Ciò vuol dire che il nostro impegno di questi cinque anni ha dato i suoi frutti. Un lavoro attento che ci ha permesso di capire le necessità dei cittadini in un periodo in cui i tagli da parte dello Stato e il continuo aumento della pressione fiscale a livello nazionale hanno reso
difficile il lavoro di qualsiasi primo cittadino di qualsiasi città italiana. Nonostante ciò, abbiamo ridotto l’indebitamento del Comune di due milioni di euro portandolo da 12 a 10 milioni di euro” prosegue Da Ronco. Nel lungo elenco delle cose fatte durante il suo mandato, evidenzia di aver lasciato inalterato il peso della tassa rifiuti diminuendola di due euro procapite, di non aver aumentato né l’imposta a livello locale né le tariffe dei servizi, come la mensa e il trasporto scolastico.

“Forse proprio per questo motivo la coalizione è andata ingrandendosi e oggi siamo qui proprio per portare avanti il
nostro progetto: Il coraggio di amministrare, che rappresenta il proseguimento di cinque anni di lavoro per la città che vogliamo portare avanti per stare vicino ai cittadini, per dimostrare che Alpignano è una città vivibile e che ha fatto un salto di qualità dopo quattro anni di non governo”.

L’elenco prosegue con la futura scuola materna, che sarà realizzata nel plesso scolastico Gransci; la chiusura di un pericoloso passaggio a livello; la realizzazione di un sottopasso pedonale a norma, del nuovo palazzetto dello sport e del Movicentro: “Siamo riusciti a realizzare queste due ultime opere, nonostante fossero in molti a scommettere il contrario” chiosa Da Ronco.

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