Riceviamo dalla FIOM-CGIL
La Fiom-Cgil rende noto che martedì 12 aprile, si sono svolte le assemblee della Fiom-Cgil alla Maserati di Grugliasco. L’ordine del giorno era concentrato sulla comunicazione aziendale (sottoscritta dalle altre organizzazioni sindacali) rispetto ai piani produttivi e alle fermate programmate fino ad agosto.
I lavoratori hanno messo in evidenza le contraddizioni dell’azienda rispetto a quello che intende fare: infatti si farà un’altra settimana di cassa integrazione, ci saranno due settimane di fermata utilizzando i permessi e le ferie personali dei lavoratori ed in contemporanea si chiederanno 4 sabati di straordinario a luglio con solo due settimane di fermata ad agosto.
Le Rsa della Fiom-Cgil hanno raccolto le osservazioni e si sono fatte dare il mandato per aprire una discussione con le altre sigle sindacali finalizzata a chiedere un incontro congiunto con l’azienda per trovare soluzioni alternative a quello che è stato comunicato. Infatti, pur apprezzando la possibilità di annullare la cassa integrazione e ferma restando la volontà da parte dei lavoratori di soddisfare le esigenze produttive dell’azienda, ci potrebbero essere altri modi per evitare questa oggettiva contraddizione che vede continuare l’utilizzo della cassa, l’uso unilaterale delle giornate dei lavoratori e, paradossalmente lo straordinario produttivo (con ancora migliaia di lavoratori in cassa integrazione alla Carrozzeria di Mirafiori). Soluzioni che possono essere le più svariate: dalla diversa distribuzione delle giornate di fermata (sia quelle di cassa, che di ferie e permessi), a una migliore impostazione della produzione giornaliera, a un uso differenziato dello straordinario, fino all’addestramento di operai in cassa integrazione finalizzato a farne rientrare una parte per colmare il fabbisogno produttivo.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Edi Lazzi, responsabile della Maserati per la Fiom-Cgil di Torino, dichiarano: «Bene hanno fatto le Rsa della Fiom-Cgil a raccogliere il malcontento e le osservazioni dei lavoratori e a farsi dare il mandato per aprire una discussione con le altre organizzazioni sindacali e la direzione aziendale. Non è davvero più tollerabile che qualsiasi cosa accada in azienda, dall’organizzazione del lavoro agli orari, dai carichi di lavoro ai ritmi produttivi, le persone scompaiano completamente e non si tenga in considerazione il loro punto di vista. Un punto di vista dettato dal buon senso, in un ottica costruttiva che tenga in considerazione le reciproche esigenze: ci auguriamo che questa sia un’occasione per riflettere tutti insieme e trovare soluzioni condivise».