SANITÀ: RIVOLI E ORBASSANO SI ALLEANO PER L’EMODINAMICA PIÙ GRANDE DEL PIEMONTE

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di ELISA ZUNINO

Da oggi i servizi di Emodinamica dell’ASL TO3 presso l’Ospedale di Rivoli e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Luigi di Orbassano lavorano insieme nell’ambito di un’unica équipe.
Si tratta di un’innovazione organizzativa di grande importanza resa possibile grazie all’approvazione di una convenzione voluta e sottoscritta dal direttore generale dell’ASL TO3, Flavio Boraso, e dal Commissario dell’AOU San Luigi Gonzaga, Franco Ripa, in linea con quanto previsto dai rispettivi atti aziendali e dalla programmazione regionale.
Da oggi dunque si volta pagina e le polemiche degli anni scorsi su quali fossero le emodinamiche a dover sopravvivere e quelle a cessare l’attività (che avevano coinvolto anche il territorio di riferimento delle 2 Aziende) appaiono lontane anni luce.
Una soluzione, quella della sinergia organizzativa, che si traduce in vantaggi per tutti: ad iniziare dai pazienti che continueranno ad avvalersi, al momento, nei due Ospedali delle due Emodinamiche senza accorgersi che i rispettivi cardiologi lavoreranno in modo integrato fra loro ad iniziare dai momenti più delicati, quelli legati alle emergenze ed alle reperibilità.
La responsabilità della nuova équipe unica è stata affidata a Ferdinando Varbella, direttore della Cardiologia-Emodinamica dell’Ospedale di Rivoli.
L’alleanza fra le Emodinamiche di Rivoli ed Orbassano, non rappresenta alcun onere aggiuntivo per le aziende e soddisfa tutti ad iniziare dai rispettivi direttori, Ferdinando Varbella per Rivoli, e Roberto Pozzi per Orbassano.
La convezione è chiara: si inizia da una rispettiva collaborazione nei turni di reperibilità e nei periodi di più difficile copertura dei turni ( ad esempio, in estate) situazioni nella quali bastava l’assenza anche solo di un cardiologo per creare problemi di copertura del servizio. Non si tratta comunque solo di una copertura di turni: la convenzione si propone un obiettivo ritenuto molto importante per migliorare ulteriormente la qualità del servizio.
Fra i cardiologi si avvia un costante interscambio di esperienze, di modalità di intervento, di condivisione di innovazioni cliniche, ognuna delle due equipe cessa di essere un’entità a sé stante ancorché di eccellenza, per trasferire preziose esperienze di reciproco arricchimento.
Inoltre sono anche previste notevoli ricadute in termini di efficienza economica, dal momento in cui anche gli acquisti verranno effettuati su scala vasta e non più per singolo ospedale.
L’équipe unica emodinamica Rivoli/ S.Luigi diventa così, di fatto, la più grande emodinamica del Piemonte e fra le maggiori a livello nazionale, forte d’ora in poi di numeri di eccezionale valore che, sul fronte degli esiti e della sicurezza per i pazienti rappresentano una ulteriore garanzia: 1.300 pazienti in carico ogni anno, 1.600 angioplastiche eseguite nel solo 2015; una grande équipe con 7 specialisti al lavoro che, nelle rispettive realtà si avvalgono a rete di tutti i necessari servizi di supporto sia a Rivoli sia a Orbassano.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: “La decisione delle due aziende di lavorare insieme è l’esempio positivo e concreto di quanto sosteniamo da tempo: solo unendo le forze e mettendo insieme le professionalità migliori è possibile razionalizzare, incrementare l’efficienza, risparmiare risorse che possono essere utilizzate dove vi sono necessità più impellenti ed in definitiva migliorare l’erogazione del servizio per i cittadini. E’auspicabile che anche altre Aziende seguano questa impostazione.”
“Abbiamo intrapreso la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo che ci consentirà di migliorare ulteriormente il servizio reso ai pazienti- sottolinea Flavio Boraso direttore generale dell’ASL TO3-in piena coerenza con gli indirizzi regionali e senza oneri aggiuntivi per nessuno; sono passati gli anni nei quali si faceva la gara fra chi faceva più emodinamiche; è arrivato il tempo di lavorare sull’appropriatezza sulla sinergia e sull’ulteriore miglioramento dell’organizzazione a vantaggio dei pazienti; è la testimonianza che le buone relazioni tra una squadra allargata che opera in sanità pubblica, possono offrire vantaggi di notevole rilevanza all’intero sistema sanitario regionale.”
Da parte sua il commissario del San Luigi Franco Ripa conferma “ Si tratta di un modello gestionale fortemente innovativo, che si propone come un ambito di applicazione dei principi dell’appropriatezza clinica ed organizzativa. Il modello è stato sviluppato secondo una metodologia di lavoro che ha previsto la definizione del Manuale Qualità con le relative procedure di riferimento, la formazione e l’addestramento continuo degli operatori e le attività di audit clinico e gestionale come momento di verifica delle performance raggiunte. Ma il grande valore aggiunto del progetto è proprio rappresentato dalla sinergia tra le due Aziende Sanitarie, nell’interesse prioritario dei cittadini-utenti”.

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